Con il 31 dicembre si conclude la fase sperimentale del servizio a chiamata MOM+, attivo da maggio scorso nelle fasce di morbida sulle linee urbane 7 e 10.
A partire dal 2 gennaio, le due linee tornano a garantire corse fisse anche negli orari di minore affluenza.
La sperimentazione MOM+, finanziata dalla Regione Veneto nell’ambito dei progetti di sharing mobility, ha permesso di valutare nuove soluzioni di offerta e raccogliere dati preziosi per gli interventi futuri. Il servizio ha ottenuto un buon gradimento e proseguirà nei Comuni di Villorba e Vittorio Veneto, con nuove attivazioni previste nel 2026.
Cosa chiedono i cittadini?
L’indagine 2025, tra gli utilizzatori del trasporto urbano a Treviso, conferma che puntualità e frequenza sono i fattori di qualità più importanti per i passeggeri, ma anche quelli con il maggior gap tra aspettative e soddisfazione.
Il numero dei passeggeri non è ancora tornato ai livelli pre-Covid (-18%). Il calo demografico incide sulla diminuzione degli studenti, ma sono gli abbonati anziani (che pure hanno agevolazioni tariffarie importanti) a diminuire in maniera significativa (sono sempre di più gli ottuagenari motorizzati).
D’altra parte, gli abbonati annuali lavoratori sono triplicati nell’area urbana di Treviso, anche grazie alle promozioni come il Bonus regionale (che riprenderà a inizio 2026 e sarà esteso anche al profilo Ordinario), mentre lo Sconto Provincia ha fatto crescere gli abbonamenti annuali studenti.
Innovazione e investimenti per una mobilità più attrattiva
MOM e Comune di Treviso hanno avviato un percorso di rinnovamento, basato sull’analisi dei big data e dei flussi reali di viaggio.
Attraverso l’analisi dei dati dei conta-passeggeri di bordo, installati su tutta la flotta nel 2025, e dei flussi di mobilità con mezzi privati ricostruiti utilizzando i dati di telefonia mobile, sarà possibile ridisegnare percorsi e frequenze delle linee in area urbana, più aderenti alle nuove esigenze di mobilità della città e in coerenza con gli indirizzi strategici del PUMS approvato dal consiglio comunale nell’aprile 2024.
Nel 2026 saranno investiti anche 1,5 milioni di euro dai fondi POR FESR per avviare la smart city e introdurre innovazioni tecnologiche, come la priorità semaforica per il trasporto pubblico locale, fondamentale per garantire puntualità dei mezzi e informazioni affidabili e in real time sullo stato del servizio.
“Nel 2025 abbiamo rinnovato completamente la flotta di Treviso, con oltre 28 nuovi mezzi elettrici e a metano per un investimento di oltre 15 milioni. Ora che i bus sono confortevoli e sostenibili, dobbiamo garantire un servizio efficiente, puntuale e frequente”, afferma Giacomo Colladon, presidente MOM.
“La sperimentazione del servizio a chiamata si chiude nei tempi previsti – aggiunge Andrea De Checchi, assessore ai Trasporti del Comune di Treviso – Ci ha permesso di raccogliere informazioni utili per il futuro. MOM e Comune hanno investito in progetti strategici come il BRT, che avrà tempi di realizzazione medio-lunghi. Nel frattempo, servono interventi rapidi per migliorare la mobilità urbana, la nuova progettazione del servizio potrà essere introdotta già a settembre prossimo”.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
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