È ritenuto, assieme ad altri complici, il presunto responsabile della spaccata messa a segno alla farmacia del quartiere San Liberale nella notte del 3 ottobre scorso il giovane italiano, classe 2005, arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Treviso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quella notte quattro persone travisate hanno sfondato la vetrata della farmacia utilizzando come “ariete” un’auto rubata. Una volta all’interno, i malviventi sono riusciti ad asportare un registratore di cassa contenente 5 mila euro, per poi darsi alla fuga.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Treviso e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di raccogliere gravi, precisi e concordanti elementi di prova a carico del ventenne, ritenuto coinvolto non solo nella spaccata ma anche nel furto dell’auto “Mercedes” utilizzata per l’assalto, avvenuto in via Calabria. Fatale anche una caduta dopo essere inciampato, con il giovane che ha appoggiato una mano su una vetrata con le impronte che sono state trovate dalla Polizia Scientifica.
Il giovane, residente a Treviso e già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti contro il patrimonio, è inoltre ritenuto presunto responsabile di un ulteriore furto in abitazione consumato il 4 novembre scorso, sempre nel quartiere di San Liberale. In quell’occasione si sarebbe introdotto in un garage condominiale di via De Coubertin, da dove avrebbe rubato una motosega e altri attrezzi da lavoro. Si ipotizza che il giovane sia lo stesso che abbia compiuto diversi furti nella zona di San Liberale.
Nel pomeriggio del 16 dicembre la Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento cautelare traendo in arresto il ventenne e ponendolo agli arresti domiciliari. L’Autorità giudiziaria ha ravvisato un grave e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, con il rischio di conseguenze ancora più gravi.
(Autore: Simone Masetto)
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