Non più fiori recisi sui podi, ma alberi e piante da far crescere. È da questo gesto simbolico che prendono forma i Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross 2026, in programma il 3 e 4 gennaio a Castello Roganzuolo di San Fior, organizzati dalla Società sportiva Sanfiorese. Una scelta che vuole lanciare un messaggio chiaro al ciclismo italiano: anche le tradizioni più consolidate possono essere ripensate in chiave sostenibile.
In un contesto in cui la premiazione è da sempre accompagnata da fiori destinati a durare pochi giorni, l’evento di San Fior propone un’alternativa concreta. Grazie alla collaborazione con Savno, ai primi classificati verranno consegnate orchidee coltivate da una cooperativa che impiega persone impegnate in percorsi di reinserimento nella società. Il terriccio utilizzato per la coltivazione nasce dal recupero del rifiuto organico, trasformato in risorsa, completando un ciclo virtuoso che unisce ambiente, economia circolare e inclusione sociale.
“Un plauso alla Società sportiva Sanfiorese e a questa iniziativa, che rappresenta un esempio concreto di come anche un evento sportivo possa diventare una preziosa occasione per comunicare i valori della sostenibilità – fanno sapere il presidente e il direttore generale di Savno, Stefano Faè e Gianpaolo Vallardi, e il presidente del Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Roberto Campagna –. Le speciali orchidee terricole scelte per le premiazioni racchiudono un significato profondo. Sono, infatti, il simbolo di un’economia circolare che parte dalla raccolta differenziata dei rifiuti organici, trasformati in biogas per riscaldare le serre in cui queste piante vengono coltivate, e in compost che diventa terreno fertile per una nuova vita. A questo si aggiunge il sostegno sociale, grazie al lavoro della Cooperativa Montericco di Monselice, che accompagna persone in situazioni di fragilità in un percorso di reinserimento lavorativo”.
La stessa attenzione guiderà le scelte rivolte agli atleti. I gadget distribuiti durante i Campionati saranno due: per i vincitori una tazza prodotta e decorata da persone meno fortunate, e per tutti gli atleti un portachiavi realizzati artigianalmente a partire da copertoncini Challenge Tires, a loro volta frutto di una produzione artigianale.
In questo caso specifico, grazie alla partnership, copertoncini in cerca di una nuova vita diventeranno prodotti unici. “Una scelta che riduce gli sprechi e rafforza il legame tra sostenibilità, inclusione e mondo del ciclismo – commentano i vicepresidenti della Società sportiva Sanfiorese Sara Pizzol e Luigino Casagrande, i quali ricordano che – l’impegno ambientale si estenderà all’intera gestione della manifestazione. Il servizio di ristorazione sarà organizzato con l’utilizzo di piatti riutilizzabili e con una particolare attenzione alla corretta gestione dei rifiuti, anche grazie a Savno”.
Il valore del progetto è stato riconosciuto anche a livello istituzionale. I Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross 2026 di San Fior saranno l’evento prescelto da un particolare progetto FCI, valutato positivamente dal CONI, per la promozione della sostenibilità ambientale negli eventi giovanili.
“Durante la manifestazione – commenta Giorgio Dal Bò, presidente del Comitato Provinciale FCI Treviso – verrà effettuata una raccolta di dati sull’impatto ambientale. Il percorso proseguirà dopo l’evento con un incontro formativo rivolto a ragazze e ragazzi tra i 10 e i 15 anni tesserati nelle società del territorio e con una successiva giornata di ‘Clean Up Day’, dedicata alla pulizia di aree pubbliche e alla sensibilizzazione sui temi dell’inquinamento e del senso civico”. I Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross 2026 vogliono così proporsi come un esempio concreto per il ciclismo giovanile italiano, dimostrando che anche attraverso piccoli gesti, come la scelta di un premio o di un materiale, lo sport può contribuire a costruire una cultura della sostenibilità condivisa e duratura.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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