Prima hanno “chiesto” il telefono, poi gli hanno rubato il portafoglio. Dell’amico che era con lui volevano invece il giubbotto (di marca), ma alla fine – dopo minacce e insulti – si sono accontentati di 5 euro.
Momenti di paura nel pomeriggio di domenica scorsa per due ragazzini di 13 anni di Montebelluna, che assieme ad altri amici si erano recati in piazza D’Annunzio, in pieno centro, per trascorrere qualche ora di svago là dove ci sono le giostre.
Poco dopo essere arrivati, accompagnati dalla mamma di uno di loro, il pomeriggio ha preso una brutta piega. E a far scalpore è l’età dei “bulli” che li hanno presi di mira: due ragazzine e un maschio anche loro sotto i 14 anni.
“Mio figlio è arrivato in piazza con un amico verso le 17.20 di domenica – racconta la mamma di una delle vittime -. Si era fermato dove c’è un punch ball e stava guardando a terra, perché gli era sembrato di vedere delle monete”.
E’ a qual punto che ha fatto la sua comparsa, dal nulla, il trio di baby bulli: “Uno gli ha subito intimato di consegnargli il cellulare – prosegue nel racconto la mamma -. Al rifiuto di mio figlio, questo coetaneo ha tentato di colpirlo con un pugno (per fortuna non andato a segno) e poi gli ha strappato con violenza il portafoglio”.
Che almeno, magra consolazione, conteneva solo 5 euro. Poi l’attenzione dei baby bulli si è rivolta all’amico: “Gli hanno chiesto di togliersi il giubbotto e darlo a loro – spiega ancora la mamma -. Al rifiuto della vittima designata, sono scattate le minacce. Si è sentito dire ‘ti uccido’ e altre frasi di questo tenore”.
Anche lui, alla fine, è stato costretto a consegnare il portafoglio con dentro 5 euro. “Nel frattempo io, con mio marito e il bimbo più piccolo, siamo arrivati lì e abbiamo trovato nostro figlio in lacrime, terrorizzato – conclude il suo racconto la mamma -. Ci ha spiegato cos’era accaduto e che erano appena riusciti a scappare dopo essere stati minacciati e derubati da un gruppetto di coetanei”.
Ieri sera, martedì, la famiglia si è recata a fare denuncia dai Carabinieri. “Se un ragazzino non può più neanche andare in pieno centro al pomeriggio, c’è davvero da preoccuparsi” conclude la mamma della giovane vittima. Anche perché l’episodio in questione non sembra essere un caso isolato: nelle stesse ore infatti, sempre nell’area delle giostre di piazza D’Annunzio, e sempre nel mirino di baby bulli (verosimilmente gli stessi) che hanno agito con le medesime modalità predatorie e violente, sono state segnalate altre vittime.
Anche qui coetanei appena 13enni a cui, dopo una prima richiesta di soldi, è stato preso il telefonino. In un caso ne è nato anche un rocambolesco inseguimento che si è concluso con l’arrivo dei Carabinieri e l’identificazione dei responsabili.
(Autore: Alessandro Lanza)
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