Scritte, lacrime e palloncini: “Ciao Davide, esserti amico era facile”

La scritta “Ciao Davide” con sotto un cuore azzurro: è l’omaggio dell’amministrazione comunale di Arcade a Davide Corazzin, il 22enne morto la sera del 29 aprile in via Roma, a pochi metri da casa. Le scritte sono apparse prima del funerale sul ledwall lungo le vie del centro.

In centinaia, oggi pomeriggio, tra cui anche il sindaco Domenico Presti, hanno voluto stringersi al dolore di papà Diego e di mamma Sabina.

“Sapevamo quanto Davide fosse amato anche fuori dal contesto lavorativo e oggi ne abbiamo la conferma – commentano i colleghi e la proprietà della Volpato, azienda per cui il giovane lavorava –. Davide continuerà a vivere nei nostri pensieri e nei nostri racconti”.

Molti anche i giovani presenti: amici e compagni delle diverse squadre in cui Davide ha giocato a calcio fino a qualche anno fa. In segno di lutto, l’amministrazione di Arcade aveva annullato la festa delle associazioni in programma per domenica scorsa.

“Questa nostra comunità, in questi ultimi tempi, si è sentita ferita da diverse perdite dolorose – ha ricordato don Mario –: solo nell’anno trascorso ricordo Luca, Nicola e Mirko, ma anche molti altri. Gesù ci ha visti più volte raccolti in pianto in questa chiesa e ci ha mostrato che lui soffre con noi”.

“Non dobbiamo dimenticare che Gesù ha sperimentato la morte nella forma più atroce – continua –: in questo momento, mentre voi testimoniate il vostro affetto, penso a voi giovani che state piangendo il vostro amico Davide”.

“Davide, sei sempre stato un ragazzo solare, proponevi con grande entusiasmo di organizzare le feste di classe. Esserti amico era molto facile, molto semplice” è il messaggio che David, che lavora all’estero, ha voluto affidare al parroco.

In molti amici lo ricordano come un ragazzo sempre sorridente, come nell’entusiasmo e nella gioia di divertirsi durante gli anni del Grest.

“Dobbiamo ricordarci che non siamo onnipotenti – conclude il parroco – che dobbiamo fare i conti con le nostre debolezze e i nostri errori, e chi non sbaglia? Cari genitori, i nostri giovani, nei disagi che a volte manifestano, ci dicono che hanno bisogno di dare un senso alla vita: non cercano cose, ma persone che li ascoltino e che dimostrino loro che è possibile essere felici vivendo la vita con responsabilità. Voi giovani oggi toccate con mano che la vita è bella, ma che è anche fragile. La vita è sempre un dono di Dio. Abbiate il coraggio di affrontarla con i vostri sogni”.

Al temine del funerale gli amici, indossando le magliette con la scritta “Cora” (soprannome di Davide) hanno fatto volare in cielo palloncini bianchi.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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