Asolo ospite d’onore a Châtillon, in Valle d’Aosta: da una Città del Miele a un’altra, l’accoglienza valdostana tifa per il borgo veneto nella sfida a Capitale della Cultura

Châtillon è un grazioso borgo in Val d’Aosta che ogni anno organizza la “Sagra del Miele e dei suoi derivati”: si tratta di un evento importante per la piccola regione, che riunisce tutti i produttori nel segno di questo nettare dorato. Un’occasione di cui, grazie alla rete di Città del Miele, ha potuto fruire anche la Città di Asolo.

Il sindaco Mauro Migliorini, accompagnato dalla presidente della Pro Loco e del Consorzio delle Pro Loco Asolano e Montelliano Beatrice Bonsembiante, da Rosanna Bortolon per Coldiretti Asolo e dal coordinatore nazionale di Città del Miele Serenella Mattani, sono stati accolti in questi giorni a Châtillon durante la 18esima edizione di questa manifestazione che, oltre a proporre il prodotto, offre anche degli spunti su come promuoverlo e raccontarlo.

“La presenza di Asolo è la condivisione totale delle 41 Città del Miele a sostegno di Asolo e le Terre del Monte Grappa a Capitale Italiana della Cultura – spiega la coordinatrice nazionale, – È la prima volta in vent’anni che una nostra città si candida a questo riconoscimento e questa sfida richiede tutto il nostro sostegno”.

“Circa un mese fa sono stato invitato a partecipare a questo evento, – spiega Migliorini – Il sindaco (Camillo Andrea Dujany) e l’amministrazione mi hanno chiesto di coinvolgere anche qualcuno che rappresentasse la promozione turistica e chi invece i prodotti della nostra terra. Questi momenti di confronto sono utilissimi: in questo momento Asolo ha bisogno di fare lobby per farsi conoscere e aumentare la conoscenza dei propri valori”.

La missione della delegazione asolana è stata anche quella di rafforzare un filo teso da un’estremità all’altra del Nord Italia, aprendo un dialogo con una zona che, pur differente per tipo di offerta turistica, è storicamente abituata all’accoglienza. Per Châtillon passava la via delle Gallie, la strada costruita dall’imperatore Ottaviano verso il Nord Europa e l’influenza con le altre culture presenti

Tra gli aspetti della visita che sono parsi più stimolanti, infatti, c’è l’offerta formativa degli istituti alberghieri delle vicinanze: “Venire qui a Châtillon è stata un’occasione per allargare la prospettiva e trovare nuovi stimoli – spiega Bonsembiante, – pensando come un’associazione, è notevole che la Sagra del Miele richiami i produttori da tutta la regione. Un territorio deve legarsi anche dall’interno”.

“Come Coldiretti Asolo, ringrazio di avermi dato l’opportunità di partecipare, – commenta la referente Rosanna Bortolon – È stato interessante collaborare con Coldiretti Val d’Aosta e scoprire le varietà dei mieli valdostani. Abbiamo ricevuto molti spunti, sia per la ricerca sulle carni che sui prodotti dei lieviti e dei formaggi”. Tra “Acelum” a “Castellum”, i toponimi dei due borghi, ci sono ben 425 chilometri, eppure, il tifo per la sfida di Asolo a Capitale della Cultura si fa sentire fin dall’estremo ovest.

(Foto: Comune di Asolo).
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