Dopo oltre mezzo secolo torna in città la “Madonna con Bambino”: recuperata dai Carabinieri l’opera rubata

È una giornata storica per la città di Belluno. Ieri, nella prestigiosa sede di Palazzo Fulcis, i Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno ufficialmente restituito ai Musei Civici il dipinto “Madonna con Bambino”, tempera su tavola di 86×67 cm attribuita ad Antonio Solario, trafugata nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1973. La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Oscar De Pellegrin, delle autorità civili e militari e dei rappresentanti di ARTE Generali, partner dell’operazione di rientro.

L’opera, parte della collezione donata alla città dal medico Antonio Giampiccoli nel 1872, era inizialmente attribuita a Giovanni Bellini, ma gli studi successivi ne hanno riconosciuto la paternità ad Antonio Solario, detto “lo Zingaro”, pittore attivo tra Marche, Napoli e Inghilterra tra fine Quattrocento e primo Cinquecento.

Dopo decenni di silenzio, la svolta è arrivata nel 2017, quando una segnalazione ha rivelato la presenza della tavola presso una casa d’aste inglese. Grazie all’incrocio con la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti e alla collaborazione della Soprintendenza veneziana, è stato possibile avviare una complessa indagine per ricettazione e esportazione illecita, sotto la direzione della Procura di Belluno.

Determinanti per il buon esito dell’operazione sono stati il supporto tecnico-giuridico del Ministero della Cultura, le interlocuzioni internazionali avviate anche a seguito della Brexit e della pandemia, e la mediazione dell’avvocato italo-americano Christopher Marinello, esperto nella restituzione di opere d’arte. A maggio 2025, l’opera è stata recuperata in via stragiudiziale all’Ambasciata italiana di Londra e riportata in Italia, con il supporto logistico di ARTE Generali.

«Questo ritorno – ha dichiarato con emozione il sindaco De Pellegrin – è una vittoria morale e culturale. Restituiamo alla comunità un frammento della nostra identità e un simbolo di legalità. Ringrazio tutte le istituzioni e i professionisti che con tenacia hanno reso possibile questo risultato». Parole di soddisfazione anche dall’assessore alla cultura Raffaele Addamiano: «È il coronamento di anni di impegno e cooperazione. Questa opera sarà restaurata, valorizzata e raccontata alle nuove generazioni: da oggi potranno dire con orgoglio “Bentornata a casa!”».

Fondamentale anche il contributo di ARTE Generali, che ha curato gli aspetti logistici della restituzione. «Questo caso – ha sottolineato Italo Carli, responsabile italiano della business unit – dimostra l’importanza della collaborazione nella protezione e valorizzazione del patrimonio artistico».

Il colonnello Enrico Pigozzo, comandante provinciale dell’Arma, ha infine ricordato l’impegno costante dei Carabinieri: «Determinazione è la parola chiave. Abbiamo seguito ogni passo con attenzione fino a quel messaggio che annunciava: l’opera è rientrata in territorio italiano. Ora è finalmente tornata a casa».

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Carabinieri)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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