Si è concluso questa mattina alle 7 l’intervento di recupero di un giovane escursionista, bloccato cento metri sotto Forcella del Mat nel Gruppo del Bosconero.
Il ragazzo non ancora diciottenne, di Teolo (Padova), aveva atteso la fine delle piogge ed era partito verso le 15, con un grande zaino sulle spalle, dal parcheggio di Pontesei, diretto al Bivacco Campestrin.
Salito in quota, aveva però sbagliato itinerario, ritrovandosi sulla Forcella Tovanella. Ridisceso, aveva preso la traccia per Forcella del Mat e, una volta dall’altra parte, su terreno instabile, affaticato e impossibilitato a proseguire, aveva chiesto aiuto.
Attorno a mezzanotte, la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino della Val di Zoldo, le informazioni erano frammentarie e la comunicazione resa difficoltosa dall’assenza di copertura.
I soccorritori sono partiti, superando a piedi mille metri di dislivello, dopo aver lasciato i mezzi a Casera del Mugon.
Pensavano che il giovane fosse sul versante zoldano, invece, nell’unica chiamata che sono riusciti a fare, hanno saputo che aveva valicato Forcella del Mat e si trovava più sotto.
La squadra è quindi scesa da lui, lo ha rassicurato e assieme sono risaliti in forcella, per poi riprendere il sentiero verso valle.
Nel frattempo, a seguito dei recenti interventi per recuperare tre persone bloccate dalle scariche di sassi e delle continue segnalazioni di ulteriori passaggi di escursionisti, malgrado la chiusura della Ferrata Berti dovuta alla frana sulla Croda Marcora, questa mattina sono stati chiusi i due accessi al sentiero 242, sia da Cortina che da San Vito di Cadore.
L’operazione è stata resa necessaria dall’incuranza della segnaletica presente, evidentemente non sufficiente a fermare le persone, vuoi per disattenzione o per sottostima del rischio.
Nel tratto interessato dalla frana persistono infatti continui crolli e la caduta di materiale dall’alto. In questo modo, l’intenzione è quella di tutelare l’incolumità di chi si trovi in transito, come dei soccorritori stessi, sia degli equipaggi di elisoccorso che delle squadre a piedi.
Dopo che venerdì è stato bloccato il sentiero 241, che da Dogana Vecchia sale sui banchi sottostanti alla frana e si ricongiunge al 242, questa mattina dei cartelli di ferro sono stati posizionati sui due attacchi opposti della Ferrata Berti, dalla parte del Rifugio Vandelli e da quella del Bivacco Slataper.
In accordo con la Protezione civile, quattro soccorritori di San Vito e di Cortina sono stati elitrasportati in quota dall’elicottero regionale e hanno provveduto a posizionare i cartelli, affissi a fittoni di metallo che sbarrano il passaggio e rendono impossibile non accorgersi della chiusura.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Soccorso Alpino e Speleologico Veneto)
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