La scorsa settimana gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Belluno hanno arrestato in flagranza di reato due uomini per estorsione.
L’attività d’indagine ha avuto inizio qualche settimana fa, quando uno dei due uomini, classe ’99, si è recato insieme alla compagna, classe 2001, in un’agenzia immobiliare di Belluno in cerca di un appartamento da acquistare.
Presentatosi lui come un imprenditore, mentendo sulla propria identità, la coppia avrebbe stipulato un contratto preliminare, versando un assegno a titolo di caparra confirmatoria, per l’acquisto di un’unità abitativa ancora in costruzione.
I primi dubbi sono arrivati il giorno dopo quando, chiedendo di vedere nuovamente il cantiere, i due si sono presentati insieme ad altri parenti, minacciando di piazzare delle roulotte e di andare a vivere lì insieme ad altre persone, richiesta irrealizzabile perché in violazione della normativa comunale.
La denuncia in Questura è scattata dopo le insistenti richieste di denaro da parte dei due uomini “per il disturbo” arrecato. Le indagini della Mobile hanno consentito di ricostruire le condotte illecite e l’identità dei tre soggetti: a loro carico numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Le richieste insistenti sono terminate quando, l’11 giugno, dopo la consegna di denaro da parte del dipendente, gli agenti hanno fermato il gruppo.
Tratti in arresto in flagranza di reato per estorsione in concorso, i due uomini sono stati portati in carcere a Baldenich. A seguito dell’udienza di convalida, l’Autorità giudiziaria ha disposto la misura del divieto di dimora nella provincia di Belluno. Inoltre la donna è stata denunciata per truffa in concorso.
Per tutti e tre, il Questore di Belluno Roberto Della Rocca ha disposto la misura del foglio di via obbligatorio della durata di quattro anni.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Questura di Belluno)
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