Poco prima delle 13 di oggi giovedì la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois, dopo aver ricevuto la chiamata di un escursionista il cui amico non poteva più camminare a causa di un trauma alla caviglia. L’infortunato, un 66enne di Venezia che si trovava sul percorso tra Malga ai Lach e Valt a Falcade, è stato raggiunto da una squadra. Fondamentale la precisione delle coordinate della posizione, che hanno permesso di capire il sentiero corretto e le modalità di avvicinamento, a piedi e non con la jeep come da prime sommarie indicazioni. I soccorritori hanno immobilizzato il piede all’uomo
e lo hanno caricato in barella, per poi trasportarlo per circa 400 metri fino all’appuntamento con l’ambulanza diretta all’ospedale “Albino Luciani” di Agordo.
Sempre oggi, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla cima dell’Antelao, a San Vito di Cadore, per un’escursionista bloccato dalla paura dopo essere arrivato in vetta assieme a un amico. Lasciato il personale sanitario al campo base, fissato al Rifugio Galassi, l’eliambulanza è salita e ha visto il 32enne bulgaro seduto in prossimità della croce, mentre l’amico si era già incamminato per rientrare a valle. Con un verricello di una decina di metri è quindi stato calato il tecnico di elisoccorso che lo ha raggiunto, assicurato e issato a bordo. L’escursionista è stato quindi lasciato al Galassi in attesa del ritorno dell’amico, dopo che il medico si è sincerato delle sue condizioni.
Verso le 14.30, l’elisoccorso “Falco 2” è stato inviato lungo la Ferrata Lipella alla Tofana di Rozes poiché un escursionista, che si trovava con altre due persone, si era fatto male a una caviglia e non era più in grado di proseguire, poco distante dalla prima uscita possibile, vicino alle Tre dita. Calato con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso ha provveduto a recuperare il 52enne polacco, trasportato all’ospedale di Belluno.
Lo stesso elicottero di seguito si è diretto al Rifugio Coldai, in Val di Zoldo, dove una donna era caduta a terra sbattendo il volto. Le condizioni dell’infortunata sono state valutate dal medico. Imbarcata, l’escursionista è stata portata all’ospedale “San Martino” di Belluno.
Il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per tre persone in difficoltà sul ghiaione della pista di Forcella Rossa. Scendendo da Ra Valles sul sentiero 407, infatti, le tre escursioniste della Repubblica Ceca, di 58, 29 e 26 anni, si erano bloccate per l’eccessiva pendenza e perché una di loro era scivolata impaurendosi. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è risalita in funivia per poi avvicinarsi a piedi. Una volta raggiunte, i soccorritori hanno assicurato con corde corte le escursioniste e le hanno guidate lungo il tracciato dalla Forcella fino alla base dei ghiaioni.
Falco è poi intervenuto sui Cadini di Misurina per recuperare due escursioniste incapaci di proseguire o ritornare sui propri passi, quasi in cima al nevaio tra il Rifugio Fonda Savio e il Rifugio Città di Carpi. Una delle due era scivolata, si era storta una caviglia ed entrambe erano oltremodo preoccupate. Recuperate con il verricello, le due donne sono state lasciate al Rifugio Città di Carpi dopo che il personale sanitario ha prestato le necessarie cure alla lieve infortunata.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Gabriele Galvani)
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