Caccia, approvato il nuovo calendario venatorio

Al via la nuova stagione venatoria in tutto il territorio della provincia di Belluno; il calendario venatorio, approvato con atto del presidente lo scorso 15 luglio, va nel segno della continuità rispetto agli anni precedenti.

La giornata di apertura generale della caccia per la stagione venatoria 2025/2026 sarà quella di domenica 21 settembre, eccezion fatta per il cervo maschio e femmina di classe I e per i piccoli: questi ungulati potranno essere prelevati già dal 16 agosto 2025, “con l’obiettivo di prevenire danni alle attività agricole. La preapertura della caccia al cervo da alcuni anni viene praticata, infatti, anche di concerto con il mondo agricolo per permettere il controllo della popolazione di cervi ed evitare danni alle coltivazioni” fa sapere la Provincia di Belluno.

Per quanto riguarda le altre specie di ungulati, invece, dal 1° settembre 2025 sarà consentita la caccia al camoscio, al muflone e al capriolo maschio. La chiusura generale dell’attività venatoria è prevista per il 31 gennaio 2026.

Le altre date di apertura e chiusura della caccia sia vagante che da appostamento corrispondono con quelle già fissate dal Calendario Venatorio Regionale approvato con Dgr n° 649 dell’11 giugno 2025.

Va ricordato come tutto il territorio della provincia di Belluno sia soggetto all’esercizio della caccia in forma programmata. La settimana venatoria inizia il lunedì, mentre rimangono giornate di “silenzio venatorio”, cioè di divieto di ogni forma di caccia, il martedì e il venerdì di ogni settimana, anche se festivi.

Riproposta la norma di indirizzo di carattere generale che auspica l’utilizzo di munizioni atossiche anche nel prelievo selettivo degli ungulati, al fine di giungere ad una totale sostituzione delle munizioni contenenti piombo.

E’ stato approvato anche il nuovo disciplinare tecnico, aggiornato in linea tecnica al nuovo piano faunistico regionale, che ripropone le medesime regole che hanno governato la gestione degli ungulati in provincia negli ultimi anni. 

Così la vicepresidente con delega alla caccia e alla pesca Silvia Calligaro: “Il calendario venatorio prosegue nel solco della tradizione e della continuità con le annate scorse ed è stato, come di consueto, condiviso dalle associazioni di categoria, ma anche dalle associazioni agricole. L’obiettivo è quello di preservare il nostro patrimonio di biodiversità naturale, ma con un occhio di riguardo alla tutela delle produzioni agricole, soprattutto quelle allocate in territori montani particolarmente difficili da mantenere”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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