Ferrovia cadorina a singhiozzo fino al 2030? La replica di Rfi

Le lunghe e frequenti interruzioni del servizio ferroviario sulla linea Ponte nelle Alpi – Calalzo Pieve di Cadore Cortina (una è attualmente in corso e lo sarà fino a metà dicembre) preoccupano alcune forze politiche in ottica futura.

Nei giorni scorsi, il Pd bellunese ha diramato alla stampa una nota che prospetta chiusure periodiche della tratta “fino al 2030”, citando a sostegno della propria tesi anche “un documento ufficiale di Rfi”.

Sul caso è intervenuta la sindaca di Pieve di Cadore e consigliera provinciale Sindi Manushi, che ha affermato: “È difficile pensare a un futuro della tratta a queste condizioni. Tenere chiusa la ferrovia 6 mesi su 12 significa di fatto renderla inaffidabile per gli utenti. Il treno smette, in buona sostanza, di essere un servizio per pendolari, studenti e – in generale – per i residenti del Cadore. La trascuratezza sul tema trasporti e viabilità in Provincia è sotto gli occhi di tutti: dall’interscambio gomma-rotaia, al trasporto olimpico, fino alla gestione del trasporto pubblico locale. E ora anche la chiusura a singhiozzo della ferrovia. Il silenzio da parte della Provincia è, in particolare, di chi possiede le deleghe a viabilità e trasporti è assordante. Credo sia necessario avviare un tavolo di confronto serio con tutti i soggetti; siamo certi che, se si ha la volontà politica, si potranno trovare soluzioni alternative per rendere la tratta più fruibile e attrattiva».

Oggi giovedì Rfi ha chiarito la propria posizione con una nota ufficiale: “In riferimento alle notizie recentemente apparse sulla stampa in merito alle comunicazioni intercorse con il Comune di Pieve di Cadore, Rete Ferroviaria Italiana (società del Gruppo FS Italiane) precisa che quanto trasmesso ha avuto finalità esclusivamente informative e di carattere tecnico, riferite alle attività di manutenzione previste sulla linea Ponte nelle Alpi–Calalzo.

Si evidenzia che al momento non sono state pianificate ulteriori chiusure di linea oltre l’anno 2027 e che le ipotesi di interruzioni negli anni successivi per lavori di manutenzione straordinaria potranno trovare eventuali conferme solo a valle del completamento di progettazioni attualmente in corso e dei consueti processi di pianificazione. Eventuali nuove indisponibilità, come di consueto, saranno rappresentate e condivise in tempo utile con gli stakeholders istituzionali.

RFI conferma la piena collaborazione con la Regione del Veneto e con le Amministrazioni locali, nell’obiettivo comune di assicurare la massima efficienza e sicurezza della linea ferroviaria, in coerenza con le strategie di sviluppo del territorio e gli interventi infrastrutturali connessi alle Olimpiadi Milano–Cortina 2026″.

A conferma che per la linea cadorina non c’è pace, risale all’estate da poco conclusa la polemica su una presunta chiusura della ferrovia poco dopo le Olimpiadi 2026, nonostante siano in corso interventi molto significativi di ammodernamento e potenziamento (vedansi ad esempio i lavori alle stazioni di Calalzo, Longarone e Ponte nelle Alpi). Sotto ferragosto la vicepresidente del Veneto Elisa De Berti smentì il tutto parlando anche a nome di Rfi.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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