A poco meno di 6 mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Milano Cortina, la stazione ferroviaria di Ponte nelle Alpi Polpet è ancora un enorme cantiere.


Lo stabile che da decenni ospita lo snodo delle tre linee ferrate bellunesi (per e da Calalzo, Belluno – Padova e Conegliano – Venezia) si sta profondamente trasformando, grazie a un progetto di riqualificazione attraverso ampliamento e rifunzionalizzazione del fabbricato viaggiatori.
Un’opera da circa 2 milioni di euro il cui cronoprogramma prevede la fine dei lavori al termine dell’anno in corso, e quindi a ridosso dell’accensione del braciere olimpico.
Per chi ha frequentato la principale stazione pontalpina nel lungo ponte di ferragosto non è stata poca la sorpresa nel vedere l’imponenza dei lavori, che passano anzitutto in un ampliamento – su entrambi i lati – del fabbricato viaggiatori, che vedrà quindi aumentare gli spazi coperti, come efficacemente spiegato dal rendering affisso all’esterno dell’area cantiere e riprodotto nell’immagine di copertina.


Novità importanti anche sui binari, grazie alla costruzione – già in fase avanzata – di un marciapiede coperto parallelo a quello attualmente utilizzato da chi deve prendere il treno sui binari 2 o 3.
Per raggiungere il nuovo marciapiede, sotto i binari si sta scavando per prolungare il sottopasso pedonale. Il maxi cantiere sta rivoluzionando le abitudini di chi frequenta la stazione: attualmente le biglietterie automatiche sono spostate sul marciapiede del binario 1, dove sono anche stati messi a disposizione dei servizi igienici provvisori, essendo inaccessibili quelli ordinari.


Mentre il cantiere procede, auspicabilmente nei termini previsti dal cronoprogramma, sono al momento attive tutte e tre le linee che da Polpet si diramano. Alcune brutte sorprese, tuttavia, rimangono possibili: si veda l’attesa di circa 40 minuti che ieri domenica hanno dovuto sopportare i viaggiatori che a Polpet dovevano salire sul treno regionale 16560 per Calalzo: il ritardo, inizialmente di un quarto d’ora, è pian piano lievitato senza uno straccio d’informazione sui motivi del ritardo stesso, quantomeno via altoparlante, fornito agli aspiranti viaggiatori.
Anche ieri ha riscosso grande successo, in compenso, il Trenobicibus delle Dolomiti, ovvero il diretto (f)estivo Calalzo – Venezia con ampi spazi dedicati al trasporto bici. Nei giorni precedenti, la vice presidente della Regione Veneto con delega alle infrastrutture, Elisa De Berti, aveva smentito le voci di una possibile chiusura della Calalzo – Ponte nelle Alpi dopo i Giochi 2026.
E a proposito di cantieri ferroviari e linea del Cadore, proseguono anche i lavori alla vicina stazione di Longarone – Zoldo.


(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Qdpnews.it)
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