Sarà fondamentale attendere l’esito dell’autopsia, in programma quasi certamente venerdì, per stabilire con precisione le cause del decesso della bimba morta domenica mattina a poche ore dal parto avvenuto nell’abitazione di Borso del Grappa, dove la madre era assistita da due ostetriche, entrambe provenienti dal Vicentino.
Le due professioniste sono ora indagate per omicidio colposo. Hanno offerto piena collaborazione alla Procura di Treviso, alla quale hanno consegnato spontaneamente il video del parto, “che potrà aiutare il perito a fornire un quadro completo al magistrato”, ha commentato il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi.
L’esame autoptico dovrà chiarire se la morte della neonata sia riconducibile a complicanze del parto o a una malformazione congenita. Nel frattempo, anche la direzione medica dell’Ulss 2 ha segnalato le due ostetriche all’ordine professionale di appartenenza e alla Procura di Treviso. “È un atto che andava fatto – ha aggiunto Benazzi –. Le cause saranno stabilite dall’autopsia e non ci resta che attendere”.
“Quarant’anni fa avevamo un’ostetricia dove il paziente stava in stanza con altri e c’era meno attenzione al rapporto tra mamma e bambino – ha concluso Benazzi –. Oggi le mamme stanno in stanza da sole e possono tenere il neonato accanto a sé fin da subito. Si partorisce come in famiglia, con la differenza che l’ambiente è protetto”.
Il direttore generale ha infine ricordato come due studi scientifici abbiano confermato che partorire in casa aumenta di tre volte il rischio di complicazioni.
(Autore: Simone Masetto)
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