“Ogni uscita con lui era speciale, era quello ‘fuori con le carte’ del gruppo, ma usava sempre la testa, non esagerava mai e non correva”. A parlare è Michael Della Libera, amico e dipendente del supermercato della famiglia di Matteo Tomasi, il 25enne morto ieri pomeriggio in un drammatico incidente stradale nella zona industriale di Vittorio Veneto.
La comunità è ancora sotto shock per la scomparsa di un ragazzo solare, apprezzato da tutti, che ogni tanto dava una mano anche nel supermercato Crai di San Martino, gestito dalla famiglia. “La famiglia è distrutta e non vuole parlare”, dice uno zio, mentre in via Vittorio Veneto, dove Matteo viveva, in molti piangono nel ricordarlo. “Era un ragazzo d’oro – racconta una vicina – lo conosco da quando è nato. Non ci credevo quando me l’hanno detto, ci salutavamo sempre”.
Anche il mondo dello sport locale piange la sua scomparsa. Dopo un’infanzia trascorsa tra i campi da calcio, negli ultimi anni Matteo si era dedicato al calcetto per poi tornare al calcio a 11 proprio in questa stagione, difendendo i pali della Colliwood, una squadra amatoriale fondata da un gruppo di amici di lunga data.
“Era il più giovane e il nostro portiere – raccontano i compagni – sempre pronto a farci ridere e a tirarti su quando avevi una giornata storta”. Il capitano Matteo Zampieri spiega che la squadra sta già pensando a come onorarlo: “Faremo una maglia celebrativa e sicuramente troveremo altri modi per ricordarlo”.
La Colliwood, nata appena un anno fa, ha vinto il girone e in questi giorni si sarebbe dovuta giocare le fasi finali. Ora, il pensiero di scendere in campo senza Matteo rende tutto più difficile, ma l’intenzione è quella di farlo per lui. “Se ci sarà la possibilità – dice il compagno Leonardo Dam – giocheremo per vincere in suo nome. Non sarà facile, ma lo faremo per Toma”.
Matteo amava il calcio quanto i motori. Ogni venerdì si ritrovava con gli amici per condividere la passione per le due e le quattro ruote. “Ieri sera abbiamo annullato il nostro incontro, per ovvie ragioni – spiega ancora Michael Della Libera – ma il papà di Matteo ci ha chiesto di ricordarlo la prossima volta. Faremo un minuto di silenzio… e poi uno di rumore, per farci sentire fino a lassù”.
“Ci siamo conosciuti nel 2018 – racconta Luca Zardetto che assieme a Matteo andava in giro in moto – conosco anche il papà da una quindicina d’anni. Era un ragazzo tranquillissimo e solare che aveva la passione delle moto”.
La data dei funerali non è ancora stata fissata, ma non è escluso che possano tenersi all’inizio della prossima settimana.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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