150 anni dell’emigrazione veneta in Brasile: delegazioni in visita. Lo Spiedo dell’Amicizia finanzia protesi alle gambe

150 anni di storia, 150 anni di legami con il territorio brasiliano: è l’anniversario dell’emigrazione veneta in Brasile, che alcune delegazioni stanno celebrando in questi giorni, considerati i Patti di Amicizia stipulati nel tempo tra le città di Garibaldi (Comune brasiliano nello Stato del Rio Grande do Sul) con i territori di Conegliano e Follina.

Da ricordare che il territorio di Follina, ad esempio, il 31 agosto 2024 fu la prima tappa (nello specifico la zona di Farrò) dello “Spiedo dell’amicizia e della solidarietà”, pensato per ricordare questo legame e, allo stesso tempo, per raccogliere fondi a sostegno di Garibaldi, città provata da una violenta alluvione.

Attualmente, in Brasile, a Garibaldi, sono presenti le delegazioni del Comune di Follina, della Città di Conegliano, della Scuola Enologica Cerletti e dell’Associazione Veneto Brasile. “Abbiamo rinnovato il Patto di Amicizia firmato dal nostro Comune nel 2023 e messo le basi per continuare questa collaborazione, per continuare a camminare insieme, coltivando la memoria – la testimonianza di Paola Carniello, sindaca di Follina -. Il mio cuore è stato provato da grandi emozioni: il Patto di Amicizia non è solo tra due amministrazioni, ma un legame tra persone, famiglie, generazioni. È quasi indescrivibile raccontare l’accoglienza, l’entusiasmo e la generosità con cui ci hanno accolto e la passione con cui onorano le loro origini”.

“Ci sono momenti che restano impressi nel cuore e uno di questi è stato quando il sindaco Sergio Chesini ha fatto entrare in sala un giovane uomo, uno di quelli che la vita ha messo duramente alla prova – ha proseguito -. Durante l’alluvione del 2024, era rimasto bloccato per due lunghi giorni nel suo camion, con le gambe intrappolate, in attesa dei soccorsi. Due giorni di paura, di dolore, ma anche di una forza immensa, quella di chi non smette di credere nella vita. Vederlo lì, sorridente, con la voglia di ricominciare, è stato un momento che ha commosso tutti”.

“E sapere che, con il ricavato del nostro Spiedo dell’Amicizia, anche noi abbiamo potuto dare un piccolo contributo per le sue nuove protesi, per permettergli di tornare a camminare, ci riempie di orgoglio e di una profonda gioia – ha concluso -. Perché dietro ogni gesto di solidarietà c’è una storia, un volto, un sogno che torna a muovere i primi passi”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di Follina)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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