Oggi mercoledì, a Palazzo Balbi, è stata presentata ufficialmente la nascita di “Colline ad Arte”, la prima edizione del Premio d’arte delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline UNESCO, è unica nel suo genere perché unisce arte contemporanea, paesaggio e sostenibilità. Il Premio prevede tre edizioni consecutive, destinate poi a rinnovarsi ciclicamente, con l’obiettivo di costruire nel tempo una vera e propria collezione d’arte a cielo aperto: ogni anno saranno infatti invitati dieci artisti a partecipare e premiata un’installazione site-specific, assegnata a un comune diverso del sito UNESCO. Per questa edizione inaugurale sono stati invitati dieci artisti di fama internazionale presenti nelle collezioni di istituzioni come Tate, Guggenheim, MoMA, Fondation Louis Vuitton, V&A e Luma Foundation, artisti chehanno esposto in contesti prestigiosi internazionali dalla Biennale di Venezia a quella di Bukhara, Gwangju e Sharjah sviluppando in alcuni casi collaborazioni trasversali con scienziati della NASA ed ESA.
A proporre opere inedite sono stati Jakob Kudsk Steensen, Burcu Yağcıoğlu, Camilla Alberti, Gian Maria Tosatti, Himali Singh Soin, Lucía Pizzani, Nadia Kaabi-Linke, Osman Yousefzada, Shezad Dawood e Sumayya Vally.
“La prima edizione del Premio “Colline ad Arte”- interviene l’assessore alla Cultura e al Territorio della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari – rappresenta un’iniziativa culturale che unisce in modo originale e innovativo arte contemporanea, paesaggio e sostenibilità. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, si confermano non solo luogo di eccellenza produttiva e naturale, ma anche laboratorio di arte, creatività e di dialogo internazionale. Con “Colline ad Arte” il Veneto compie un ulteriore passo nella direzione di una cultura viva e condivisa, capace di raccontare la nostra storia e la nostra bellezza, ma anche di innovare e dialogare con il futuro. Grazie a questo progetto verrà realizzata progressivamente, edizione dopo edizione, una collezione d’arte a cielo aperto con opere di artisti di fama internazionale, capace di valorizzare i diversi Comuni del sito UNESCO e di lasciare un’eredità permanente alle comunità locali”.
“Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – si confermano un luogo di incontro tra paesaggio e arte, dove la creatività diventa veicolo di cultura e volano di identità. Dalla mostra fotografica di Georg Tappeiner inaugurata a Ratisbona in media partnership con il National Geographic fino al Leone Alato di Martalar, il nostro sito UNESCO ha saputo esprimersi attraverso linguaggi diversi, aprendosi a un respiro sempre più internazionale. Con il Premio “Colline ad Arte” compiamo un ulteriore passo in questa direzione: accogliamo artisti provenienti da tutto il mondo e di altissima caratura, selezionati da una giuria di fama internazionale. Insieme, artisti e giurati portano sulle Colline uno sguardo globale, che rafforza il legame tra patrimonio e innovazione. Desidero rivolgere un sincero ringraziamento a Sabrina Donadel e Valeria Szabó Facchin, ideatrici e curatrici di questo progetto che unisce visione, competenza e sensibilità contemporanea. Questo Premio testimonia come le Colline non siano soltanto un patrimonio da custodire, ma una piattaforma culturale viva e proiettata al futuro, capace di parlare al mondo intero e, allo stesso tempo, di rafforzare il senso di appartenenza della comunità locale, lasciando un’eredità che rimarrà nel tempo”.
Il premio è stato ideato e curato da Sabrina Donadel e Valeria Szabó Facchin, che hanno dato vita ad un format capace di coniugare ricerca artistica, visione culturale e radicamento territoriale.
“Il Premio “Colline ad Arte” – spiega Sabrina Donadel – è nato come opera-ritratto delle Colline in cui sono nata e cresciuta. Mi occupo di arte contemporanea in Italia e all’estero da molti anni e ogni volta che sono tornata a casa dalla mia famiglia, ho pensato che sarebbe stato non soltanto bello, ma anche necessario, valorizzare questo straordinario territorio attraverso l’intervento di artisti che, da ogni parte del mondo, potessero entrare in dialogo con esso, lasciando il segno tangibile della loro visione locale e globale. “Colline ad Arte” è un atto d’amore per questa terra e ringrazio il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, l’Associazione per il Patrimonio delle Colline UNESCO e la sua presidente Marina Montedoro per aver colto questo seme e aver dato la possibilità di farlo germogliare insieme”.
“Le Colline – commenta Valeria Szabó Facchin – rappresentano l’emblema di una regione che, con le sue luci e le sue ombre, incarna l’idea stessa di bellezza, un luogo in cui uomo e natura si intrecciano fin dall’antichità, in un equilibrio costante. E’ in questo legame che gli artisti di oggi trovano nuova ispirazione, rinnovando il ciclo vitale di una terra che nei secoli ha generato tanta bellezza e genialità artistica e a cui io stessa devo la capacità di riconoscere il Bello nella sua forma più pura. Siamo grate alla Regione Veneto, all’Associazione e alla sua presidente Marina Montedoro per la loro lungimiranza nell’invitare artisti internazionali a interpretare l’ineffabile di questa terra, così come agli artisti e ai giurati per aver condiviso la devozione che tutti nutriamo per il nostro territorio”.


Il vincitore sarà decretato da una giuria internazionale e nazionale di altissimo profilo composta da personalità di riferimento nel panorama artistico e culturale. Ne fanno parte Aaron Cezar, direttore fondatore della Delfina Foundation di Londra ed ex giurato del Turner Prize; Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo; Nathan Ladd, curatore indipendente già responsabile dell’arte contemporanea britannica alla Tate Britain; Rebecca Lewin, curatrice al Design Museum di Londra con esperienze al Centre Pompidou Metz e alle Serpentine Galleries; Manuela Lucà-Dazio, direttore esecutivo del Pritzker Architecture Prize ed ex dirigente della Biennale di Venezia; e Fatoş Üstek, curatrice e scrittrice internazionale, già direttrice di istituzioni artistiche nel Regno Unito e curatrice di Frieze Sculpture a Londra.
Questa composizione conferisce al Premio una proiezione autenticamente globale, capace di portare le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene al centro del dibattito artistico internazionale, intrecciando memoria, paesaggio e visione contemporanea.
“L’importanza di questa iniziativa, che vede il coinvolgimento di artisti internazionali, porterà una ricaduta positiva sia in termini turistici sia di crescita culturale per il nostro territorio. Allo stesso tempo rappresenterà un’opportunità anche per gli artisti locali, che potranno trarre beneficio da questo premio” afferma il consigliere regionale Tommaso Razzolini.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata