“Dopo 48 anni il Fogher chiude. Ringraziamo di vero cuore tutti i nostri affezionati clienti. Lo staff”: è questo il cartello che ieri, nel bel mezzo del pomeriggio coneglianese, diverse persone si sono fermate a leggere, sulla porta di legno definitivamente chiusa, in via XI Febbraio.
Ha chiuso i battenti, senza strascichi di apertura, la pizzeria ristorante “Al Fogher”, storico punto di ritrovo per i coneglianesi e non solo.


Un locale che ha visto numerose pizze di fine anno scolastico, complice anche il cortile interno, senza contare le cene di Capodanno per i ritardatari nell’organizzare l’ultimo dell’anno o luogo gettonato per la pausa pranzo.
In sostanza, un’attività che, vista anche la sua posizione in prossimità del centro urbano, era scelta per il ritrovo con gli amici e la famiglia.
Una storia che si è letteralmente chiusa, come un fulmine a ciel sereno.
Purtroppo, però, non si tratta dell’unica attività che ha chiuso i battenti o che è in procinto di farlo: al fianco della pizzeria, infatti, sorge un negozio di giocattoli, con tabaccheria, dove in vetrina si legge il cartello inequivocabile “Cedesi attività”.


“Sono qui in questa via dal 1985, prima ero altrove e in tutto sono 50 anni di attività – ha raccontato la titolare – Chiudo perché ho lavorato tanto e, ora, è arrivato il momento di riposarsi“.
“Il commercio è cambiato rispetto al passato: un tempo c’era la fidelizzazione dei clienti, che tornavano a trovarti. Ora non funziona più così – ha spiegato la commerciante – Non è facile prendere in mano un’attività e gestirla”.
In via Garibaldi, il prossimo 31 luglio concluderà la propria storia commerciale un’altra attività, ovvero la gioielleria “Ezio Pedrazzani”.


Un’altra serranda che è destinata ad abbassarsi. “A mio parere questa amministrazione commerciale non ha facilitato la vita a noi commercianti – ha raccontato il titolare – Pensi semplicemente alla questione dei parcheggi: ne hanno tolti anche qui vicino, quindi dove mettono l’auto i clienti?”.
Il bar “Pausa Caffè” situato nel centralissimo viale Carducci ha preferito cambiare Comune, come ha fatto ben intendere in un cartello esposto sulla porta nei giorni scorsi.


“Bar nuovo…vecchie abitudini”, si leggeva nel cartello che segnalava l’apertura del bar lo scorso 17 luglio, nel territorio di Mareno di Piave.
Storie commerciali, quindi, che a Conegliano si sono definitivamente concluse.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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