Sposarsi in casa di riposo? Ebbene sì, c’è chi ha coronato il proprio sogno d’amore in struttura, circondato da operatori e amici, con cui ha trascorso il giorno più bello.
Una storia che si è verificata a Conegliano, in particolare nella struttura dell’Opera Immacolata di Lourdes (che fa parte della Fondazione Santa Augusta onlus), dove è stata celebrata, con una cerimonia intima e ricca di significato, l’unione tra Claudio Peccolo e Loreta Lovadina.
La coppia si è sposata oggi pomeriggio, alla presenza di operatori, amici e familiari. Una cerimonia ricca di semplicità, che ha celebrato una storia d’amore profonda, nata tra le montagne e proseguita tra cure, dedizione e resilienza.
Una vicenda che insegna come, in presenza del vero amore, sia possibile superare ogni ostacolo, sempre uniti, sempre insieme.
Claudio, lo sposo, classe 1951, è un volto noto a Conegliano: grafico pubblicitario in pensione e storico membro del Cai locale, ha vissuto per cinquant’anni le montagne con passione, competenza e spirito di condivisione.
È in questa cornice che, nel 2011, ha conosciuto Loreta, assistente sanitaria ora in pensione, con cui ha condiviso l’amore per sentieri, cime e rifugi.
Nel 2021, un grave incidente in montagna ha cambiato radicalmente la vita di Claudio: rimasto un mese in coma, ha poi affrontato un anno di riabilitazione in ospedale, seguito da due anni a casa, con mobilità limitata. Ma, nonostante ciò, non è mai stato solo.
Al suo fianco non è mai mancata la presenza di Loreta, che ha sostenuto Claudio con il proprio amore quotidiano, assieme alla preziosa presenza di Lyuba, collaboratrice affettuosa che lo ha assistito giorno per giorno con cura e rispetto. E non è mai mancato neppure il fratello Nillo, sempre vicino con tenerezza e dedizione.
E poi gli amici di sempre, compagni di escursioni e di vita, che non hanno mai smesso di fargli visita, portando affetto, ricordi e presenza concreta: una rete silenziosa e potente di sostegno e collaborazione, che ha fatto la differenza nei momenti più duri. In sostanza, le persone giuste sempre presenti al momento giusto.


Circa un anno fa le condizioni di salute di Claudio hanno reso necessario il trasferimento dell’uomo alla Casa di riposo Opera Immacolata di Lourdes a Conegliano.
E proprio qui, tra cure, relazioni nuove e la costante vicinanza di Loreta, è maturata la decisione di coronare con il matrimonio un sogno d’amore che ha letteralmente superato ogni prova.
“Siamo profondamente felici di aver ospitato questo matrimonio – ha affermato Francesco Follin, direttore generale della Fondazione -. È un segnale importante per tutti: la casa di riposo non è un luogo di fine, ma uno spazio dove la vita continua, ricca di relazioni, emozioni e nuove possibilità. Claudio e Loreta ci ricordano che l’amore può superare ogni barriera, anche quella della fragilità”.
La cerimonia, celebrata all’aperto (e officiata dal consigliere comunale Enzo Perin), complice una giornata di sole, è stata accompagnata dalla commozione e dalla partecipazione calorosa di tutto il personale, uniti ad amici e parenti degli sposi.
A fare da cornice, il giardino della casa di riposo, trasformato, per l’occasione, in uno spazio di festa e gioia dove questo “Sì” pronunciato oggi pomeriggio ha assunto un valore ancora più speciale.
Una storia d’amore che, sicuramente, potrà far riflettere e insegnare molto.
Nel frattempo, la Casa di riposo Opera Immacolata di Lourdes si è unita con gioia agli auguri per questa nuova pagina d’amore, ringraziando Claudio e Loreta per aver scelto di condividerla con tutta la comunità.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Stefano Dugone)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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