La notizia risale in realtà alla scorsa primavera, ma ora corre veloce di bocca in bocca grazie ai manifesti affissi nelle stazioni e ai messaggi inviati sugli smartphone degli utenti: da metà settembre a metà dicembre prossimi, ben due linee ferroviarie contigue tra loro, la Conegliano – Belluno e la Belluno – Calalzo, saranno chiuse e i treni verranno sostituiti da autobus nel contesto del “grande piano per lo sviluppo per la mobilità del Veneto” annunciato da Rfi.
Una “tassa” da pagare nel nome di un’infrastruttura e un servizio più efficienti, e sempre ricordando che la Conegliano – Belluno è stata meno penalizzata, in termini di lunghe interruzioni del servizio ferroviario, rispetto ad altre tratte dell’Alta Marca e del Bellunese interessate dall’elettrificazione.
Il motivo di una così prolungata interruzione, che inizierà pochissimi giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico, fissato in Veneto per il 10 settembre? “Sono previsti interventi di potenziamento delle stazioni di Ponte nelle Alpi (già in corso ndr) e di Vittorio Veneto” recitano i manifestoni di Rfi che annunciano l’interruzione della linea dal 14 settembre al 13 dicembre 2025.
Preoccupati, come è ovvio che sia, sono soprattutto i pendolari vittoriesi, che da quando la linea è elettrificata possono contare su numerosi e comodi collegamenti diretti da e per Venezia, e che per un trimestre dovranno adattarsi ai più lenti e scomodi bus sostitutivi (o a soluzioni “private” su gomma), con la speranza di avere come “regalo di Natale” una stazione di viale Trento e Trieste più funzionale e curata.
Dal 14 dicembre, e per tutto il periodo “olimpico”, tutte le linee dell’Alta Marca e del Bellunese saranno aperte e funzionanti.
(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata
