La Supercoppa trasloca: al PalaTrieste vince Milano, Imoco ko in 5 set

La notizia si materializza in un assolato pomeriggio di metà ottobre a Trieste, dove si interrompe l’egemonia della Prosecco Doc A. Carraro Imoco Volley in fatto di trofei italiani, che durava da prima della pandemia. Nella gara secca che ha assegnato la Supercoppa Fineco, oggi sabato la Numia Vero Volley Milano si è imposta per 3-2 portando in Lombardia una coppa che “abitava” a Conegliano ininterrottamente dal 2018. Otto le edizioni vinte dalle pantere, di cui sette consecutive: per la “nona” bisognerà aspettare altre occasioni.

Tricolore e Inno nazionale prima dell’inizio della Supercoppa Fineco

Nessun dramma, naturalmente: anche solo la legge dei grandi numeri “imponeva” che prima o poi il trofeo cambiasse padrone. Quest’anno non ci sarà il Grande Slam per le pantere, che comunque avranno numerose occasioni per rifarsi, magari dopo avere risolto alcuni rebus come la condizione di Gabi e quella di Fahr.

Primo set

Innanzitutto viene eseguito l’Inno di Mameli: suona la Fanfara della Brigata alpina Julia, canta tutto il pubblico. Stupendo il colpo d’occhio del PalaTrieste, affollatissimo di oltre 6.800 spettatori in questo sabato di “ottobrata” anche nel capoluogo giuliano. A ridosso del primo servizio, passerella sul taraflex – parquet per le mascotte delle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026. Nell’odierna squadra arbitrale brilla la presenza della fontanellese Maurina Sessolo. Madrina dell’evento la supercampionessa Eleonora Lo Bianco.

Poi è subito partita vera, con coach Daniele Santarelli che sceglie dall’inizio Wolosz – Haak, Fahr – Chirichella, Zhu – Gabi e De Gennaro libero. Replica Stefano Lavarini con Bosio – Egonu, Kurtagic – Danesi, Piva – Lanier e libero l’altra iridata Fersino.

E’ di Bella Haak il primo punto dell’Imoco: un dolce pallonetto che manda fuori giri prima e seconda linea milanesi. La svedese si ripete subito dopo prima di Gabi, fin qui poco brillante in avvio di stagione ma – a quanto pare – oggi “on fire”. Si fa sentire anche Egonu, in una primissima fase di gara all’insegna delle prodezze delle attaccanti, come conferma il 5-2 di Bella. L’Imoco mantiene un discreto vantaggio, che Gabi rimpolpa (10-7) dal suo posto 4. Occhio però ad Egonu, che pare in buona giornata, anche se non quanto Haak, fin qui in stato di grazia. Kurtagic mura Fahr, Santarelli borbotta a favore di telecamera. La serba si ripete nel punto successivo, e in quello ancora seguente Wolosz va sul sicuro affidandosi ad Haak. Milano è lì, ma pasticcia nello scambio che poteva darle il pareggio. Dentro Pietrini, ma è Egonu a realizzare, relativamente indisturbata. Le replica Zhu, in un set che vede ancora le prodezze prevalere sugli errori. La cinese viene murata, sfuma la fuga gialloblù (oggi in versione rosè). Nello scambio successivo servono 3 tentativi a Zhu per fare il punto, che arriva suggerendo a Lavarini di fermare il gioco. Spettacolo vero il “gancio” di Haak, che uncina la palla e porta a casa il 19-15. Distinto anche il mani out di Gabi che avvicina le pantere alla meta (22-17), con Lavarini che si gioca l’ultimo time out del set. Nella metà campo coneglianese c’è anche Scognamillo, in maglia d’ordinanza, a rinforzare la seconda linea: buono il suo lavoro che facilita gli smistamenti di Wolosz. Sette i setball per Conegliano, il secondo lo trasforma Fahr per il non – cambio di campo (sono le nuove regole, baby).

La curva dei tifosi organizzati gialloblù oggi al PalaTrieste

Secondo set

Milano è già sotto pressione: sotto di un set, deve vedersela con un’Imoco che gioca in scioltezza e col sorriso. “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù” pompano le casse del palasport, il pubblico sorride e canta mentre in tribuna stampa gli occhi sono tutti per gli 11 punti firmati da Haak nel primo set: la svedese è già in doppia cifra in attacco dopo nemmeno mezz’ora di partita. Egonu, nel primo parziale, si è fermata a 6.

Imoco spumeggiante anche in avvio del nuovo set: 6-3 con tutte le pantere che si sacrificano al massimo. Non tutte bene le milanesi, ad esempio Pietrini, poco precisa in attacco. Terzo time out di Lavarini in poco più di mezz’ora, del resto trovare un “muro” a queste pantere diventa sempre più difficile con il passare dei minuti. A proposito del fondamentale testé menzionato tra virgolette, arriva quello di Milano ai danni di Haak, ed è una notizia. Lanier a segno in diagonale, le risponde Gabi. Due tuffi spettacolari della brasiliana infiammano il PalaTrieste, poi però il punto è milanese a seguito del muro su Zhu. Danesi sorprende Gabi, poi Bella prende l’ascensore e per la Numia non ce n’è. Di precisione, morbidezza e astuzia il 15-10 di Chirichella in fast, ma non è il preludio a una fuga perché c’è il primo passaggio a vuoto delle pantere, che subiscono anche un ace da Egonu. Anche Santarelli chiama un time out, alla ripresa primo vantaggio di Milano e in casa rosé si cambia la diagonale, mentre finisce il terribile (per l’Imoco) lungo turno in battuta di Egonu. Ora le squadre si rincorrono punto su punto, e molto lascia presagire che sarà un finale di set appassionante. Pari di Gabi a quota 19, ma Bosio si aggiudica un pallone conteso, di quelli che di solito Wolosz non sbaglia mai. Le lombarde si issano sul 22-19, Santarelli chiama un videocheck che in realtà funge da time out. Zhu suona la carica ma poco dopo regala un triplo setball. Bella annulla il primo, ma sparacchia fuori il successivo servizio e quindi si ricomincia “da zero”.

Una palla contesa nella finale di Supercoppa Fineco a Trieste

Terzo set

Adesso il campo s’inverte, ma l’equilibrio continua a regnare in un match nel quale il pallonetto sembra la soluzione d’attacco più gettonata. Male l’Imoco al servizio nel secondo parziale, durante il quale Haak (4 punti) è calata come diverse compagne. Bene la trevigiana – milanese Cagnin, riconfermata in campo anche nel terzo non certo a caso. Le giocatrici finiscono a terra relativamente spesso per difendere attacchi insidiosi anche se raramente potenti. Le prime ad andare in fuga sono le milanesi: 11-8, time out Santarelli nel mezzo di un turno al servizio di Cagnin foriero di punti per le blu-rosa. Egonu e compagne cercano (e trovano) spesso le linee laterali, o i loro dintorni interni al rettangolo di gioco, oppure affidano a Bosio la realizzazione di punti di prima intenzione. Santarelli getta nella mischia Sillah, chiamata a riproporre le ottime cose fate vedere al Palaverde contro Cuneo. Murata, invece, Daalderop. Ma è forse Cagnin l’asso nella manica di Lavarini, mentre Santarelli “mette in campo” i suoi occhi spiritati durante il time out chiamato su un pericoloso 11-17. Dentro anche Lubian, subito a segno così come l’omologa ma avversaria Danesi. A Bella si è inceppato il servizio, Milano decolla (19-13) ma Sillah e Lubian non ci stanno e tentano per prime la rimonta clamorosa. La slovena “on fire” viene sostituita, Zhu rientra e manda la palla sull’asticella. Sul velluto Egonu per i quattro setball, sul campo viola il pallone attaccato in primo tempo da Chirichella. E l’Imoco è sotto.

Un attacco di Hena Kurtagic (Vero Volley Milano)

Quarto set

Sono state Haak e SIllah le top scorer della Prosecco Doc Imoco nel terzo parziale, ma non è bastato. E soprattutto non c’è tempo da perdere se non si vuole consegnare la Supercoppa a Milano. Con Sillah in vece di Gabi, la squadra rosé mostra maggior brio e si issa sul 12-5, con Lavarini che ha già bruciato un time out. Pietrini e Lanier che lasciano cadere una palla morbida dell’Imoco tra loro stesse è la fotografia di una Numia non più brillante come nel secondo e terzo set. Ne approfitta la Prosecco Doc Imoco, che doppia abbondantemente le rivali e mette in mostra una Sillah già molto a suo agio nelle competizioni italiane. Ampio turnover nella Numia che fatica ad arrivare in doppia cifra (9-20, Haak), poi prosegue il Sillah Show, che potrebbe dare a Santarelli indicazioni utili per il quinto set, imminente soprattutto dopo il primo tempo di Lubian che significa 23-12. Zhu la mette giù, e anche questa Supercoppa – come quella dell’anno scorso – si deciderà al quinto.

Sillah tra le note liete della partita odierna in casa Conegliano

Quinto set

Si riparte ancora da zero, dunque. Chi ne avrà di più? Sillah è ancora in magic moment e firma il primo punto dell’Imoco (undicesimo personale), ma il muro lombardo fa faville e questo è un problema per Conegliano, che da molti scambi sta rinunciando a Fahr. Un po’ troppi pallonetti, forse, in casa Imoco: Milano ha da tempo capito l’antifona e ne intercetta la grande maggioranza. Urgono correttivi santarelliani, che il tifo gialloblù auspica arrivino nel time out chiamato sul 2-6. Seconda linea rosé assente sull’attacco di Egonu ed è 3-7. Esce Sillah, rientra Gabi. Ci mancava solo il fallo che decreta il 4-8, con cambio di campo e – per Conegliano – di diagonale. Il muro di Adigwe risveglia sentimenti che sembravano sopiti, ma Kurtagic porta Milano per prima in doppia cifra. La Numia si mangia le mani per il punto perso dopo che la seconda linea aveva salvato su Gabi, poi Lanier mantiene a distanza le detentrici uscenti. Zhu non è reattiva a sufficienza sull’attacco di Egonu, nel frattempo rientrano Wolosz e Haak. Egonu firma il 13-10, le risponde Haak poi ancora l’iridata di Cittadella si guadagna 3 matchball. Situazioni inedite in casa coneglianese, dove ci si affida al time out. Martellata di Bella, via uno. Lavarini nota che ai 9 metri avversari c’è Haak e anche lui interrompe le ostilità sportive. Al rientro Egonu la mette giù, e la Supercoppa trasloca a Milano. Ritornerà.

PROSECCO DOC A. CARRARO IMOCO CONEGLIANO 2 – NUMIA VERO VOLLEY MILANO 3 (25-18, 22-25, 20-25, 25-13, 12-15). Durata set: 22′. 28′, 25′, 22′, 17′. Totale: 2 ore e 10 minuti. Arbitri: Giardini, Canessa, Giglio e Sessolo. Mvp: Egonu (Milano). Top scorer: Haak (32. Egonu 30). Spettatori: 6807.

(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Qdpnews.it e Rubin – Zani per LVF)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts