Finale scudetto, primo atto: Prosecco Doc Imoco, che rimonta! Milano si inchina al tie – break. Lubian Mvp. Martedì Gara2

Conegliano per conservare il Tricolore che porta sulle canotte dal 2018, Milano per il suo primo titolo. La finale scudetto del volley femminile è iniziata con una vittoria in rimonta della squadra campione in carica e lo ha fatto all’interno di un Palaverde di Villorba gremito in ogni ordine di posti: in 5.344 hanno assistito al primo atto di una contesa che durerà fino a quando una delle due squadre vincerà tre partite (la seconda e l’eventuale quarta sono in programma martedì e sabato a Monza, la terza e l’eventuale quinta giovedì e lunedì 15 maggio al Palaverde).

Le pantere della Prosecco Doc Imoco arrivano, per una volta, più “riposate” delle avversarie alla finale, avendo eliminato sia Busto Arsizio ai quarti sia Novara in semifinale in due partite, mentre il Vero Volley Milano è giunta al Palaverde con un po’ di fiatone dopo la maratona in semifinale contro Scandicci, eliminata al quinto set della “bella” giocata mercoledì a Firenze. Da questa sera, tuttavia, ogni cosa si azzera, e come ogni finale che si rispetti, anche quella per il titolo italiano 2022/23 sfugge a ogni pronostico.

Da brividi l’inizio della contesa, preceduto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte della Fanfara degli Alpini di Conegliano, presenza fissa al Palaverde per le partite che più contano. E dopo i convenevoli, è il momento degli starting six: in casa coneglianese, coach Daniele Santarelli opta per Haak opposta a Wolosz, Lubian e Fahr al centro, Plummer e Robinson Cook bande e De Gennaro libero. Risponde l’allenatore delle lombarde (e uno degli ex di turno) Marco Gaspari con Orro e Thompson in diagonale, Folie e Stevanovic al centro, Sylla e Larson in posto 4 e Parrocchiale libero.

La partita è iniziata con qualche minuto di ritardo rispetto all’orario previsto delle 20.45 agli ordini degli arbitri Braico di Torino, Puecher di Padova e Venturi di Torino. Sugli spalti sono presenti anche tifosi milanesi, che occupano tutto lo spicchio a loro riservato. Nel pregara, ovazioni per Monica De Gennaro e le sue 400 partite già disputate con la maglia di Conegliano, che illustra dal 2013.

PRIMO SET: Milano si presenta molto agguerrita al Palaverde, mettendo pressione alle pantere fin dai primi scambi. Wolosz e compagne sono in affanno e si ritrovano doppiate a un momento già importante del parziale (6-12). Santarelli tenta di invertire il trend con un time out e attingendo dalla panchina, ma il magic moment delle lombarde continua (6-15) e il tecnico di Conegliano ferma il gioco per la seconda volta.

Al rientro, Folie mura Robinson e il divario tra i due sestetti inizia a farsi pesante per le pantere, indietro di ben 10 punti. A segno anche l’altra grande ex, Sylla. Haak risponde e Santarelli gioca la carta Gray al servizio, con scarsi risultati. Sull’8-18 segnali di “risveglio” delle pantere, con un interessante turno di Lubian dai 9 metri. Nonostante i punti di vantaggio di Milano siano ancora tanti (11-18), Gaspari chiama tempo per cercare di “congelare” il buon momento delle padrone di casa, che invece continua con un rigore di Fahr sul quale la seconda linea milanese pasticcia.

Vacillano le certezze del Vero Volley dopo il murone di Fahr sull’attacco centrale delle ospiti che vale il -3: ancora stop al gioco chiamato da Gaspari, l’ultimo in assoluto per questo set. La centrale di Piombino è scatenata, anche Haak ha il braccio caldo, perciò la rimonta non è un’utopia. Sono sempre più o meno tre, però, i punti di vantaggio di Milano quando il traguardo del primo set è vicino (19-22). Arrivano però ace e attacco fotonici di Haak in rapida sequenza, e tutto si riapre, fino al pareggio di Lubian in fast. Ci sarebbe anche il vantaggio delle pantere a quota 23, ma il videocheck trova un tocco del muro casalingo e la situazione si ribalta. Questa volta Thompson sbaglia ed è tutto da rifare. L’opposto milanese si fa perdonare dai suoi tifosi il precedente errore e trova il setball, che Milano trasforma: uno a zero per le ospiti, ma le pantere hanno sfiorato una clamorosa rimonta.

SECONDO SET: Si riparte dopo il cambio di campo e i primi scambi del secondo parziale danno l’idea che continuerà ad essere una serata molto dura per le pantere, che tentano subito la fuga (3-1) venendo tosto raggiunte dalle ospiti, il cui muro si mette in luce, così come il servizio. Arriva tuttavia il tanto agognato primo break delle padrone di casa, che anche in seguito a due videocheck favorevoli si issano sul 10-6. Milano non molla, tocca ancora a Fahr infierire in primo tempo: 12-8 mentre la curva inizia a intonare “Sono pazzo di te”, ma tutto ciò proprio mentre l’ennesimo controllo video inverte il punto. Haak suona la carica con due punti in rapida sequenza (14-11): time out Gaspari.

Al rientro, fasi di gioco non sempre limpide ma tanto tanto agonismo: Conegliano mantiene un paio di punti di vantaggio, che di certo non guastano ma che spariscono a quota 19. Deve salire altissima Haak per rimandare distanti le ospiti, che rispondono subito con Thompson. Candi entra ma sbaglia il servizio, il muro gialloblù (questa sera rosé) si supera sull’opposto del Vero Volley, Gaspari gioca l’ultima interruzione a sua disposizione nel set. Fresca di compleanno, ecco De Kruijf trasformare un rigore dopo ricezione sbagliata da Parrocchiale. Brivido dopo l’attacco di Haak che gli arbitri danno in campo: Gaspari chiama il check, che conferma la decisione di Braico e Puecher: tre setball Imoco. Carraro entra per servire, Thompson annulla la prima chance di Conegliano. Ace di Begic, suona il campanello di allarme in casa Imoco: Santarelli ferma il gioco con ancora un set point in saccoccia, che Plummer trasforma: tutto da rifare in Gara1 di finale scudetto.

TERZO SET: Il momento di appannamento delle pantere sembra essere definitivamente alle spalle: Wolosz innesca bene le compagne ed è 8-3, con Gaspari già impegnato a fermare il gioco. L’Imoco non può permettersi giocate poco incisive come quella di Haak, facilmente murata per il -2 di Milano. La svedese si riscatta con l’attacco che trae in inganno le avversarie (12-9) al termine di uno scambio non semplice. Disinnescare Thompson non è facile, ma per fortuna dell’Imoco le soluzioni in attacco non mancano (Lubian in fast a ripetizione) e se poi funziona anche il muro (Plummer) tutto appare più facile. Ovazioni per… il videocheck che riesce a dimostrare che un pallone non aveva toccato terra durante un’azione, grazie a un salvataggio di piede di Fahr: 18-15 ma terzo set ancora in bilico.

Un attacco di Plummer scatena l’entusiasmo, ma subito dopo Begic infila il pallone in una “terra di nessuno” nella metà campo di casa. Il servizio sbagliato da Milano è oro colato per le pantere (21-19). Poi però Plummer si fa sorprendere dal servizio di Thompson, che dà il 21 pari alle sue. Gioco fermato, tatticamente, da Santarelli, poi Haak si fa murare un attacco un po’ telefonato. Nella metà campo coneglianese cadono palloni che di solito non cadono: Santarelli se ne accorge, nuovo stop al gioco con il Vero Volley a due punti dal set. Braico vede un fallo ospite ed è 23 pari. Scotta il pallone nelle mani di Wolosz dai 9 metri, Thompson si guadagna un setball. Sbaglia ancora Haak, Santarelli ha un check e giustamente lo chiama, ma non c’è alcun tocco del muro milanese: ospiti di nuovo in vantaggio.

QUARTO SET: Non buono il rientro in campo delle pantere, che devono subito “bruciare” un time out di fronte a una Thompson che continua a maramaldeggiare (1-4). C’è anche più di un errore di Conegliano nell’8-4 di Milano. Lo speaker Luca Barzi incita a gran voce il pubblico a sostenere le beniamine di casa, un videocheck riduce il gap delle pantere, Thompson continua ad essere un’iradiddio anche se il monster block subìto proprio dall’americana vale il pari dell’Imoco a quota 9.

Clamoroso il punto direttamente da ricezione delle pantere, preludio a un break significativo che vale un seppur flebile vantaggio. La prima linea della Prosecco Doc sembra avere trovato qualche contromisura agli attacchi di Thompson, poi Robinson Cook trova il mani out del 15-12. Due ace potentissimi e consecutivi di Lubian fanno esondare l’entusiasmo del Palaverde, che pregusta il tie-break (19-13). Sylla viene sorpresa in ricezione, Milano cerca di raschiare le energie necessarie per la rimonta ma l’errore in battuta di Orro complica i piani alle meneghine. Poco reattiva Negretti, subentrata a Parrocchiale, sul lob di Haak (23-18 ed entra Squarcini). Lubian mura Sylla ed è sestuplo setball. Il primo se ne va, il secondo è un gentile omaggio di Folie, che dai 9 metri rischia le paste per le compagne.

QUINTO SET: Dopo oltre due ore di battaglia sportiva, Gara1 di finale scudetto non ha ancora una padrona. Il tie-break decisivo inizia all’insegna dell’equilibrio che Lubian tenta di spezzare con un potente primo tempo (3-2) e poi con un’intelligente fast (4-3). Milano tenta la fuga ma Plummer dimezza il ritardo (5-6) e il muro di Fahr lo annulla.

Sensazionale l’assist di De Gennaro che Haak trasforma nel punto che manda le squadre al cambio di campo con un vantaggio minimo delle pantere. Tra prodezze ed errori da ambo le parti, la fase caldissima del set e della partita è sempre più vicina. Il primo tempo di Fahr manda in doppia cifra per prima Conegliano, ma Milano è lì. Il pallone sguscia male tra le mani di Orro, Gaspari fa due chiacchiere con le sue. Haak inganna Sylla, l’Imoco è a tre punti dal portarsi in vantaggio nella serie.

Thompson murata, ed è quasi una notizia: 13-10 e ultimo time out di serata per Gaspari. Plummer attacca bene e i matchball sono ben quattro per le campionesse in carica: tutti in piedi al Palaverde, il secondo è quello buono. Poi parte la festa del pubblico, arricchita dagli applausi per il primo arbitro Marco Braico, questa sera all’ultima partita diretta in carriera.

PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 3 – VERO VOLLEY MILANO 2 (23-25, 25-23, 23-25, 25-19, 15-11). Mvp: Lubian (Prosecco Doc Imoco). SITUAZIONE NELLA SERIE: Conegliano 1 – Milano 0. GARA2: Martedì 9 maggio ore 20.45, Arena di Monza.

(Ha collaborato Simone Masetto. Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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