Sarà celebrato mercoledì 4 giugno alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Solighetto il funerale del professor Francesco Lamendola, morto a 68 anni dopo una lunga malattia che lo ha minato profondamente.
Originario di Conegliano, laureato in Lettere e Filosofia dopo il diploma all’Istituto magistrale Santa Giovanna d’Arco di Vittorio Veneto, per lunghi anni ha insegnato nelle scuole superiori di Pieve di Soligo, dove è stato più volte vice preside.
Era conosciuto anche fuori dei confini regionali per le decine di saggi, articoli e libri pubblicati online o su vari blog. Soprattutto dopo il periodo pandemico è stato controverso, feroce oppositore di narrazioni uniche. Al punto che nel blog Inchiostro nero viene ricordato in questo modo: “Ci sono voci che non si possono spegnere con la morte. Francesco Lamendola è stato una di quelle voci: lucida, instancabile, mai addomesticata. Ha scritto e parlato quando molti tacevano, ha denunciato derive culturali, spirituali e antropologiche che oggi mostrano le loro conseguenze più inquietanti. Non cercava consensi: cercava verità”. Come si conviene ad un filosofo si direbbe.
Si era dedicato anche alla pittura e alla fotografia, con diverse mostre personali e collettive. Ha tenuto per anni pubbliche conferenze per varie amministrazioni comunali o associazioni culturali come l’Ateneo di Treviso, l’Istituto per la Storia del Risorgimento, l’associazione Eco-Filosofica. E’ stato anche presidente della Libera Associazione Musicale “W. A. Mozart” di Santa Lucia di Piave e si è occupato di studi sulla figura e l’opera di J. S. Bach. La sua scomparsa ha lasciato nel dolore la moglie Roberta, le figlie Maria e Milena, le nipotine, i parenti e quanti lo conoscevano.
Domani martedì alle 19.30 verrà recitato il santo rosario, sempre nella parrocchiale di Solighetto.
(Autore: Fulvio Fioretti)
(Foto: Onoranze funebri Colletto)
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