Per lei è stato l’ultimo ballo azzurro, anche se ben più di qualcuno si augura che ci ripensi.
Sulla carta, la carriera in nazionale di Monica De Gennaro, da molti anni considerata il libero più forte del mondo (al punto – sostengono diversi addetti ai lavori – da avere “reinventato” il ruolo), si è conclusa ieri domenica, al 364esimo gettone, con la medaglia d’oro vinta a Bangkok (Thailandia) contro la Turchia allenata da suo marito Daniele Santarelli, sconfitta al tie-break dopo due ore di gioco, e con il trofeo individuale di miglior libero.
Ora, i due coniugi torneranno a condividere lo stesso ambiente di lavoro, alla Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano che punta a ripetere il clamoroso Grande Slam per club dell’anno scorso e che potrebbe essere l’unica maglia che Monica indosserà da qui a fine carriera. Con il mondiale, va ricordato, il palmarès di Moki può dirsi completo e la sua carta d’identità riporta, alla voce “data di nascita”, l’8 gennaio 1987.
Commentando nel post finale l’oro iridato, De Gennaro ha dichiarato: “Finire così è qualcosa di bellissimo, anche se al momento non riesco a realizzare bene cosa realmente sia accaduto. Adesso è complesso trovare le parole giuste”.
“Venivamo da una fatica importante sabato – ha proseguito la fuoriclasse, portata in trionfo dalle compagne a fine partita e invitata dalla capitana Anna Danesi ad affiancarla al momento di alzare la coppa -, loro erano in gran forma ed hanno giocato molto bene mettendoci in grande difficoltà. Eravamo un po’ contratte ma, non si sa come, siamo venute fuori, forse grazie alla tenacia che abbiamo messo quotidianamente negli allenamenti. Adesso posso solo dire di essere felicissima”.
Per De Gennaro, l’altra pantera iridata Sarah Fahr e tutte le altre neo campionesse del mondo, ieri pomeriggio è arrivato anche l’invito al Quirinale da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, grande appassionato di pallavolo.
(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: FIPAV)
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