Terza sconfitta stagionale oggi sabato per la Prosecco Doc A. Carraro Imoco Conegliano, che nel posticipo del turno di Santo Stefano di Serie A1 Tigotà perde per 1-3 all’Allianz Cloud (25-22, 19-25, 29-31, 20-25 in 2 ore e 2 minuti), domata da una Numia Vero Volley Milano più continua, aggressiva e – nei momenti decisivi – lucida, che ha trovato di nuovo in Paola Egonu la sua musa: Mvp e top scorer con 32 punti. Le meneghine bissano il successo in Supercoppa, mentre Conegliano si lecca le ferite e adesso deve tenere d’occhio Scandicci (che prima di Natale le ha tolto il titolo mondiale), la quale avendo vinto bene il derby con Firenze è ora seconda a soli tre punti dalle campionesse in carica, a parità di partite giocate (46 a 43). Nota lieta di giornata il rientro “part time” di Fahr al centro.


Primo set
Si parte, nella bella cornice dell’Allianz Cloud arricchita da una curva interamente gialloblù, con un errore in attacco di MIlano, a cui segue un punto di Gabi nel quale si fa male Fersino, scontratasi in difesa (vana) con una compagna: nessuna conseguenza per l’ex pantera. Anche fortunata Conegliano, che trova il jolly con il servizio-net-ace di Wolosz. Buono l’avvio di Gabi, che però sbaglia la prima battuta. Se non è la brasiliana, è Zhu a colpire da posto 4: Haak, fin qui, non pervenuta. Strategia? Nel dubbio, Lavarini ferma il gioco sul 2-7. Ecco la svedese: 9-3 e turno al servizio, a cui segue il primo punto “made in Milano” firmato da Egonu. Conegliano padrona del campo, fin qui, ma attenzione a non distrarsi perché Milano ha le risorse per rimontare (vedasi il doppio ace di Kurtagic). Le risponde Gabi con un punto suo al 66%. Poco dopo, la brasiliana tradisce e Milano compare negli specchietti (9-13). Bello il duello al centro tra Danesi e Lubian: un punto per una nell’arco di un paio di minuti. Fersino prova a salvare di piede ma Bella è immarcabile, come dimostra il repentino 18-14 che tiene a debita distanza le lombarde. La Numia pullula di ex pantere, Santarelli “risponde” inserendo Daalderop. Il secondo time out di Lavarini produce… un errore dai 9 metri di Chirichella, poi Lanier trova il punto nientemeno che su una palla morbida. Ancora ace milanese, questa volta con Bosio – che contro le pantere sfodera sempre prestazioni maiuscole – la quale costringe Santarelli a non dare tempo al… tempo. Palla a Bella e passano tutte le paure (coneglianesi), tranne quando Egonu ottimizza nel 21-22 un’ottima difesa delle compagne. Lubian la mette giù, Egonu pure, Bella idem ed ecco il doppio setball rosé. Sul primo si erge a protagonista il “var”, che sconfessa gli arbitri su una palla salvata da Moki: si rigioca ed Egonu non trova la misura del suo “classico” attacco a uscire.
Secondo set
Non si cambia campo, ma a mutare è l’inerzia: questa volta la partenza sprint di parziale è di Milano: sul 6-2 è già time out Santarelli, che deve trovare le contromisure ad avversarie in svantaggio ma gagliarde. Egonu trova l’ennesima linea lunga (questa volta col muro), almeno secondo gli arbitri. Il videocheck dice che non è vero, ma per questione di millimetri. Piva non lascia respirare l’Imoco, che punta su Haak per far sentire il fiato sul collo delle milanesi. Pian piano, il pareggio ospite arriva e il set si mantiene su una gradevole incertezza. Gli attacchi bipartisan (destra/sinistra) di Milano sconcertano le pantere, con Piva in magic moment. Anche grazie a un check amico (pure questa volta per millimetri) la Numia si trova avanti 15-11, mentre Haak non sfrutta il turno al servizio. Il videocheck, silente quasi fino all’ultimo nel set precedente, ora è quasi invadente. Quando meno te lo aspetti, Daalderop trova un ace, a cui Lavarini replica cambiando diagonale. Milano cerca di scappare (20-17) ma Haak – che aveva ascoltato l’english time out del suo allenatore con la borsa del ghiaccio tra le mani – accorcia le distanze. Bene Akimova prima di cedere al posto alla “diago” titolare della Numia. Dicevamo poc’anzi del duello Lubian-Danesi: la campionessa del mondo ha la meglio, e poco dopo procaccia il quintuplo setball: Santarelli attinge alla panca ma non basta, il pareggio è opera della Paola nazionale.


Terzo set
Tante, di sicuro, sono le energie profuse fin qui dai due sestetti. Il big match si deciderà pertanto anche sulla tenuta delle sue protagoniste. Tra un set e l’altro, dai microfoni di Rai Sport arriva una buona notizia per il popolo gialloblù: nonostante le voci che la vorrebbero in partenza, Gabi dovrebbe rimanere a Conegliano anche nella stagione 2026/27, e forse pure 27/28. Ora però serve focalizzarsi sull’hic et nunc: e siccome fortuna audaces iuvat, ecco l’ace beffardo di Lubian che vale il 3-3. Gabi deve aver sentito le voci di mercato summenzionate e attacca divinamente da P4. La veronica di Wolosz riduce al minimo il vantaggio milanese, che Gabi annulla definitivamente. Sillah, che gioca in vece di Zhu, attacca tre volte nello stesso scambio ma il punto va alla Numia. A tratti sembra una gara a chi tira più forte (Sillah-Lanier): la slovena va a segno, è 16 pari. Egonu in versione “aiuto allenatore” nel time out di Lavarini, chiamato perché l’Imoco ha messo il naso avanti. Clamoroso l’errore dal centro di Kurtagic: 19-17 Prosecco Doc. Linea lunga piena, invece, per Bella. E bello lo schema che porta Sillah a fare punto quando il traguardo del set è ormai vicino, o almeno lo sembra perché le padrone di casa pervengono al pari 21: Santarelli corruga la fronte e chiama tempo. Sillah ok la prima volta, imprecisa la seconda mentre la panchina rosé è una porta girevole. Il quarantasettesimo scambio della partita dà il setball a Conegliano grazie a un’ottima Sillah. Egonu prima fa la “coach” vera e propria nel time out di Milano, poi porta il set ai vantaggi. Obbrobrio Haak, pari Gabi e in campo c’è anche Fahr. Lanier spreca un set point pesantissimo, la brasiliana ne annulla un altro, Egonu palla fuori e poi dentro, Bella a segno su assist al bacio di De Gennaro. Al sessantesimo scambio, però, Paola trova l’angolo giusto e porta avanti le sue.
Quarto set
Si gioca da più di 100 minuti e le pantere sono chiamate a rincorrere per non tornare a casa a mani vuote: impegno non semplice viste la “garra” e la tecnica delle ragazze di Lavarini, che – sospinte dal loro pubblico – sognano un altro sgambetto alle campionesse d’Italia. Forse è stanco anche il videocheck, che non fornisce subito il frame esatto di una palla uscita lato Milano, nel contesto di un avvio di set equilibrato che vede il primo mini break ad opera della Numia (4-7). Fase del match un po’ frustrante per la Prosecco Doc, che si danna per fare punto ma continua a rincorrere: Santarelli sceglie Adigwe per il posto 2, Gabi sbaglia il servizio che poteva riavvicinare le pantere. Con la vice Haak, Sillah e anche Fahr, in campo c’è un’Imoco molto diversa da quella dello starting six: ma riecco Zhu per la slovena, ed è subito punto. Muro milanese ok, anche quando Bosio “abbassa” le braccia vedendo che Gabi cercava i suoi polpastrelli: e la Numia scappa (17-11). E’ un autentico Stelvio quello che le pantere devono scalare, perché i punti si susseguono ma il vantaggio del Vero Volley cambia di poco: Egonu trova un’altra diagonale col suo “marchio di fabbrica” e il match sembra in ghiaccio, ancor più dopo la muraglia subita da Zhu. “Guardate oltre il traguardo” la frase motivazionale di Lavarini alle sue nell’ultimo time out, che prelude al quintuplo matchball meneghino. Gli ultimi due punti sono di Egonu, assoluta protagonista della partita.


(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Rubin/LVF)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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