Rapina al primario Urbani: “Mi hanno puntato un coltello, ho reagito e riconosciuto uno dei tre”

Una zona, almeno fino a ieri pomeriggio, ritenuta abbastanza tranquilla. Un insieme di villette e appartamenti abitati da famiglie e da noti professionisti, a pochi passi dall’ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano. Via Tiepolo, a poche centinaia di metri da Parco Rocca, area considerata da molti come quella della “Conegliano bene”, è stata teatro ieri lunedì della violenta aggressione ai danni del noto ex primario di Psichiatria Pierpaolo Urbani.

Questa mattina il livello percepito di sicurezza tra i residenti è sicuramente più basso, soprattutto perché l’aggressione è avvenuta in pieno pomeriggio, con i malviventi che hanno agito a volto scoperto.

Molto probabilmente i tre (due autori materiali e un terzo che li attendeva in auto) lo stavano tenendo d’occhio da qualche tempo. Quando, ieri pomeriggio, il medico ha voltato le spalle alla strada per prendere la posta nella cassetta, è stato aggredito brutalmente.

“Mi sono sentito attanagliare il collo, stretto così forte che non riuscivo a respirare – racconta –. Per qualche secondo ho avuto paura di soffocare, poi mi sono lasciato cadere e, facendo leva con il piede destro, sono riuscito a rovesciare a terra l’aggressore. C’è stata una colluttazione”.

Urbani mostra il luogo dell’aggressione

Mentre il medico cercava di difendersi, i due rapinatori lo hanno derubato del Rolex e di un braccialetto d’oro, ricordo di famiglia. Temendo che volessero anche le chiavi della sua Porsche o dell’appartamento, le ha gettate preventivamente all’interno della siepe.

“Nel frattempo – prosegue – mi tenevano fermo e uno di loro mi ha puntato addosso un coltello. Con la mano sinistra mi bloccava, con la destra mi ha strappato tutto”.

I tre si sono poi dati alla fuga a bordo di un’auto. “Sono riuscito a reagire – racconta ancora Urbani –: ho trovato una pietra a terra e l’ho lanciata contro la macchina che mi è passata davanti. Credo di averla colpita sul tetto”.

Le indagini sono in corso, ma uno dei malviventi sarebbe già stato riconosciuto dalla vittima tra le fotografie mostrate dai Carabinieri. “Sì, l’ho riconosciuto – conferma Urbani – è dell’Est Europa”.

Una pattuglia dei Carabinieri in via Tiepolo

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Conegliano, che hanno immediatamente avviato le ricerche del gruppo, anche visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste all’esterno della palazzina, che avrebbero ripreso tutta la scena dell’aggressione.

L’episodio ha destato forte impressione in città, non solo per la violenza dei fatti ma anche per il profilo della vittima, stimato professionista e punto di riferimento del mondo sanitario. “Oggi ho ricevuto centinaia di telefonate di solidarietà – conclude –. Non ho avuto paura: nel mio lavoro, purtroppo, le aggressioni capitavano spesso”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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