Questa mattina la città di Conegliano ha ospitato il 14esimo Raduno del “Gruppo Conegliano” – 3° Artiglieria da montagna, iniziativa con la Sezione Ana di Conegliano alla cabina di regia, che ha voluto ricordare “i valori di chi ci ha preceduto”, radunando centinaia di persone in centro.
Tutto ha avuto inizio alle 10, in viale Carducci, sulle note della Fanfara Alpina di Conegliano, attiva da 40 anni, alla presenza del Coro Ana “Giulio Bedeschi“.


Un momento in cui è stato ricordato lo spirito che ha animato i caduti e che anima coloro che si mettono a servizio degli altri, anche nei momenti più difficili.




Presenti sindaci e amministratori del territorio, candidati alle elezioni regionali, una rappresentanza della Provincia di Treviso e delle Forze dell’Ordine, la Sezione Ana di Conegliano e altre Sezioni limitrofe, l’amministrazione comunale di Conegliano, associazioni combattentistiche.




Dopo l’ingresso del gonfalone e del vessillo della Sezione di Conegliano, lo spazio è stato dato all’arrivo del vessillo della Sezione di Gemona, che la prossima primavera ospiterà un nuovo Raduno Triveneto.
Tutto è avvenuto di fronte alla Gradinata degli Alpini dove, alle 10.30, si è tenuta la cerimonia dell’alzabandiera, con il tricolore e la bandiera della città di Conegliano, sulle note dell’inno nazionale.


Poi la sfilata fino a piazza IV Novembre, per la cerimonia degli Onori ai Caduti, di fronte al monumento a loro dedicato, con la deposizione della corona di alloro.
Alessandro Cenedese, oggi coordinatore dei radunati per conto della Sezione Ana di Conegliano, ha chiesto un applauso in ricordo del generale Franco Chiesa, per poi citare la presenza alla cerimonia di Feliciano Cancian, il veterano del Gruppo Conegliano. Classe 1929, Feliciano Cancian è originario di San Pietro di Feletto e oggi residente nel Bresciano: a lui è stata consegnata una targa ricordo.


Il colonnello Massimiliano Ferraresi, comandante del terzo Reggimento di Artiglieria da montagna, ha posto l’accento sulla necessità del ricordo e spiegato come, al momento, il reggimento stia vivendo un momento particolare, in vista delle prossime Olimpiadi invernali.
Il tenente colonnello Emiliano D’Apice, comandante del Gruppo di Artiglieria da montagna “Conegliano”, ha affermato che il raduno crea un legame anche con chi ha servito la Patria con orgoglio in passato.
Al tempo stesso, ha rimarcato la necessità di tramandare i valori alpini dei “veci” ai “bocia”.


Il generale Silvio Mazzaroli ha ammesso come porti Conegliano sempre nel cuore.
Poi il vicesindaco della città, Claudio Toppan, ha espresso un grande “grazie” agli Alpini, per l’esempio dato, augurandosi che questa sinergia con le amministrazioni prosegua nel migliore dei modi.
Il presidente sezionale Francesco Botteon ha rivolto un “abbraccio affettuoso ai radunisti del Conegliano, città alpina”, ricordando come l’alzabandiera si sia svolta su una rinnovata Gradinata degli Alpini, con i nuovi piloni e il monumento, voluti dalla Sezione e inaugurati per il Raduno Triveneto del giugno scorso.


Ha poi citato largo Bortolotto (poco distante da piazza IV Novembre), intitolato al sergente Giovanni Bortolotto, medaglia d’oro al valor militare. Sottolineando come la presenza dei radunisti sia sempre ben gradita, Botteon ha evidenziato l’importanza dei legami.


La cerimonia si è conclusa, lasciando lo spazio alla Santa Messa nella chiesa dei Santi Martino e Rosa di Conegliano.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
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