“Installation has failed. Something went wrong” (“L’installazione non è riuscita. Qualcosa è andato storto”): sono le parole che si leggono sopra la scritta “World Peace. Installing App” sul murale di Webster, nome noto della street art, situato in via Matteotti a Conegliano.
L’opera riproduce una schermata bianca dove la pace nel mondo viene indicata come un’app in fase di installazione.
“Installazione” interrotta, come si legge nella riproduzione della classica casella digitale che scatta nel momento in cui un’operazione che stiamo facendo al pc non è andata a buon fine.
Il significato di tutto ciò è ben chiaro: l’artista ha voluto fare riferimento alla pace nel mondo che, attualmente e nel contesto geopolitico vigente, non è ancora stata raggiunta sui due diversi fronti di guerra attivi.
Un’opera, quindi, dove Webster dimostra ancora una volta quanto la street art possa essere al servizio dell’epoca attuale, mettendoci di fronte a rappresentazioni apparentemente semplici, ma che identificano la nuda e cruda realtà di certe condizioni e situazioni che caratterizzano la nostra epoca.
Il murale si aggiunge a quella galleria a cielo aperto di opere che caratterizza il lato est del sottopasso ferroviario di via Matteotti a Conegliano. Opere che si sono susseguite nel tempo e a cui l’artista vuole aggiungerne delle altre.
La prova di questo suo desiderio è il fatto che è in corso di lavorazione un nuovo murale: stavolta lo sfondo è completamente rosso e si vede il profilo di una persona di fronte a un carrello colmo.
Un’opera appena abbozzata, ma che suscita un interrogativo: che cosa il 51enne artista vorrà comunicarci questa volta?


(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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