Caso Covid comunicato tardivamente tra i piccoli del Cornuda Crocetta Calcio. L’ira delle famiglie, il club replica: “Nessuna negligenza, solo un malinteso”

La prevenzione per la diffusione del Covid-19 è cosa ormai nota, così come i comportamenti da tenere in caso di un’eventuale positività.

Quello che è accaduto all’interno della società di calcio “Asd Cornuda-Crocetta 1920” lascia di stucco: di fronte ad un caso di positività e relativa comunicazione del dipartimento dell’Ulss 2 Marca trevigiana, nessuno tra dirigenti e allenatori ha informato le famiglie.

Andiamo per ordine: il 30 settembre la società sportiva Crocetta Calcio ha ricevuto una missiva nella quale si sottolineava un caso di persona positiva.

Ci si trovava dunque di fronte alla necessità di un periodo di monitoraggio differente, di 3 giorni per i vaccinati e di 6 giorni per i non vaccinati, con relativi tamponi da effettuare il 1° ottobre per i vaccinati e il 1° e 4 ottobre per i non vaccinati.

Questa comunicazione però non è mai stata veicolata alle famiglie dei piccoli calciatori, che hanno continuato la loro solita vita quotidiana andando a scuola, a fare sport in altre strutture e ad incontrare amici e famigliari. Solo nella giornata di martedì 5 ottobre la società ha informato i diretti interessati, provocando le peggiori reazioni nei genitori che si sono trovati a dover gestire questa situazione.

“E’ sconcertante quello che ci è accaduto – afferma il papà di uno dei bimbi interessati – siamo stati tenuti all’oscuro e questo ci ha impedito di mettere in pratica le basilari norme di tutela. Ci chiediamo perché la società non ci abbia informati tempestivamente. Giovedì 7 abbiamo dovuto sottoporre i ragazzini ad un tampone, ben sette giorni dopo la prima segnalazione”.

La replica dell’Associazione sportiva non si è fatta attendere, tramite la dichiarazione del mister Abdellah Boudouma: “Si è trattato solo di un malinteso informatico tra noi e l’Ulss. Non si tratta di negligenza o malafede, noi teniamo ai bambini e nel nostro ruolo di educatori cerchiamo di proporre solo il meglio. Mi spiace si sia creata questa situazione spiacevole e chiedo ai genitori di non cedere all’allarmismo”.

(Foto: Facebook)
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