Dal 12 aprile all’11 maggio 2025 prossimi torna il ValdobbiadeneJazz Festival, che alla sua settima edizione si conferma uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti del jazz e della bellezza del territorio. Un mese di musica diffusa tra i comuni di Valdobbiadene, Farra di Soligo, Segusino e Setteville, tra concerti, incontri, mostre e cantine aperte.
Quella di ValdobbiadeneJazz è una storia che nasce da lontano, nel 2019, quando Silvana Curto e Massimo De Nardo, tornati da Umbria Jazz, iniziarono a immaginare un festival che potesse portare il grande jazz anche tra le colline del Prosecco.
In breve tempo, il sogno prese forma grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale, del Consorzio Valdobbiadene, dell’Ufficio Turistico, della Confraternita di Valdobbiadene e di numerose aziende del territorio, che fin da subito sposarono l’iniziativa.
La presentazione ufficiale si è svolta alla Scuola di Ristorazione Dieffe, a sottolineare il forte legame del festival con il mondo della formazione e dei giovani.
“Un patto con i giovani”: la voce delle istituzioni
Ad aprire gli interventi è stato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene, che ha evidenziato l’importanza della manifestazione per il territorio e per le nuove generazioni: «Siamo alla settima edizione, un traguardo che testimonia una crescita continua. Quale migliore occasione del ValdobbiadeneJazz, che quest’anno ha voluto coinvolgere le scuole, la cultura, la curiosità, la voglia di conoscere e di vivere. Mi auguro che esca un messaggio forte da questo festival: quello delle tante cose buone che vengono fatte nel nostro territorio. Dobbiamo stringere un patto di alleanza con voi ragazzi».
Anche Tommaso Razzolini, consigliere regionale, ha sottolineato la centralità dei giovani in questa edizione: «Parlare oggi di musica e cultura è fondamentale, soprattutto per i giovani. Quando Silvana e Massimo iniziarono a ospitare i primi eventi musicali nella loro cantina, era una sfida coraggiosa. Oggi, alla settima edizione, possiamo dire che quella sfida è stata vinta. La Regione ha creduto nel progetto e lo sostiene anche economicamente. I progetti vincenti sono quelli di squadra, che coinvolgono tutto il territorio».
Isidoro Rebuli, presidente del Consorzio delle Pro Loco, ha parlato del festival come esempio virtuoso di sinergia tra cultura e promozione: «Sette anni fa ci siamo trovati per la prima volta a progettare questa avventura. ValdobbiadeneJazz è un esempio di marketing territoriale culturale. L’idea di elevare la parte culturale è fondamentale, perché senza cultura non si va da nessuna parte».

Jazz, paesaggio e inclusione
A ripercorrere la storia e l’identità del festival è stato Massimo De Nardo, ideatore dell’iniziativa e consigliere comunale: «La settima edizione è già un traguardo importante, ma siamo solo all’inizio. I festival hanno bisogno di tempo per consolidarsi e noi stiamo crescendo, anche se i limiti strutturali – come il meteo o la capienza dei luoghi – si fanno sentire. Coinvolgere più Comuni ci ha permesso di ampliare l’offerta e di superare i campanilismi. Il nome ValdoJazz è inclusivo, unisce tutti i paesi del territorio. Il jazz, patrimonio UNESCO prima ancora delle colline del Prosecco, è arte, inclusione, accettazione della diversità: proprio come questo territorio, modellato dal gusto estetico dell’uomo».
“As Young as Jazz”: lo spot che racconta l’energia
Grande attenzione anche alla comunicazione: durante la presentazione è stato proiettato in anteprima lo spot ufficiale del festival, As Young as Jazz, diretto da Stefano Dalla Vedova e realizzato con la collaborazione di giovani talenti locali. Le riprese, tra Valdobbiadene e la Scuola Dieffe, restituiscono tutta la freschezza del jazz come linguaggio intergenerazionale.
La colonna sonora, firmata dal pianista Nicola Guidolin e interpretata dal VDBJ Ensemble, sarà presto disponibile sul sito ufficiale del festival, nella sezione “news”: www.valdobbiadenejazz.com.
Una formula continua: musica ogni giorno
L’edizione 2025 si distingue per la sua formula senza interruzioni: un mese intero di appuntamenti musicali, a partire da ValdobbiadeneJazz School (12-13 aprile), pensato per gli istituti scolastici e le collaborazioni tra studenti. Dal 24 al 30 aprile, spazio a ValdobbiadeneJazz Young, dedicato ai musicisti under 29. Il 30 aprile, in occasione dell’International Jazz Day promosso dall’UNESCO, il VDBJ Ensemble sarà protagonista di un concerto speciale.
Dal 1° all’11 maggio, il festival entrerà nel vivo con oltre 40 concerti dislocati tra piazze, chiese, borghi storici, locali, auditorium e cantine.
Un programma per tutti i gusti
Sul palco si alterneranno grandi nomi della scena jazz nazionale e internazionale, tra cui Francesca Tandoi, Fausto Beccalossi, Marco Ponchiroli, LeBron Johnson, Francesco Piu, Roberto Luti, Francesco Bearzatti, Ivan Farmakovskiy e Mirko Cisilino.
Oltre ai Main Concert, quasi tutti a ingresso libero, il pubblico potrà partecipare a format più informali come Open Stage, Concert in Winery e Jazz Club Live.
Cultura e arte visiva
La grafica del festival porta la firma di Aldo Rebuli, tra i pionieri della street art italiana, che ha creato un’opera raffigurante trombettisti in movimento: una perfetta sintesi visiva dell’anima dinamica e creativa.
Una rete che sostiene la cultura
Il festival è sostenuto da Regione Veneto, Fondazione Valdobbiadene, Consorzio di Tutela del Prosecco DOCG, Allianz Bank – Area Triveneto, Consorzio delle Pro Loco e numerose aziende e cantine del territorio.
E per chi ama le atmosfere autunnali, c’è già un appuntamento da segnare in agenda: il 7 novembre, in occasione di San Martino, il festival tornerà con un evento “fuori stagione” dedicato ai doni agricoli dell’autunno.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto: Francesco Bruni)
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