Momenti concitati e di paura ieri martedì sera a Giavera del Montello. Soprattutto per gli automobilisti in transito in via Bolè, all’altezza del semaforo che incrocia la Schiavonesca, dove intorno alle 20 un uomo sui quarant’anni, indiano, in preda a uno stato di evidente alterazione ed esasperazione, si è seduto in mezzo alla strada, incurante del passaggio delle auto che hanno dovuto schivarlo.
Un gesto dimostrativo, come si è appurato poi, da parte dello straniero, alle prese con alcuni problemi di dipendenza da alcol e droga e che, privo del permesso di soggiorno, è attualmente impossibilitato ad accedere a percorsi di cura e a usufruire dei medicinali necessari.
Da qui l’idea, malsana, di attirare l’attenzione sulla sua condizione di disagio bloccando il traffico. Immediata la segnalazione di alcuni cittadini di passaggio al sindaco Andrea Maccari e alle Forze dell’ordine, prontamente giunti sul posto.
E’ stato proprio il primo cittadino di Giavera a intervenire direttamente, convincendo l’uomo, che urlava e piangeva in mezzo alla strada, a spostarsi mettendo in sicurezza se stesso e gli automobilisti in transito.
“Ci ho parlato e ho certato di rassicurarlo, parliamo di una persona disperata che ha fatto un gesto per attirare l’attenzione – il commento del sindaco Maccari -. Il suo è un atto da condannare, certo, perché non è questo il modo di agire, ma il problema di fondo rimane: sempre più spesso noi sindaci ci troviamo a dover gestire queste situazioni di profondo disagio, che possono sfociare in veri e proprio drammi”.
L’uomo era anche seguito da una cooperativa locale, con cui stava seguendo un percorso di integrazione. Poi il raptus di ieri sera. “Serve una pianificazione a livello statale per gestire casi simili – sottolinea ancora il sindaco di Giavera -. Per quanto mi riguarda o si concede il permesso di soggiorno per l’accesso alle cure oppure bisogna procedere a un effettivo rimpatrio”.
Alla fine, poco dopo le 21, lo straniero è stato preso in consegna dal personale sanitario del Suem 118 e portato in ospedale.
(Autore: Alessandro Lanza)
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