Non ci sarebbe potuto andare comunque. Se non altro perché, nel frattempo, è stato arrestato a Milano per il possesso di una pistola clandestina con matricola abrasa, nel corso di una perquisizione disposta dalla Procura di Lecco nell’ambito di una più ampia indagine su droga e, appunto, armi.
Ma la scelta di invitare sabato scorso in una nota discoteca di Jesolo il trapper Baby Gang, ora detenuto nel carcere di San Vittore (arresto convalidato), ha fatto subito discutere, creando – anche e soprattutto alla luce delle contingenze giudiziarie, non poche polemiche.
Sull’argomento è intervenuto direttamente il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti: “Mi sono trovato a dover commentare l’arresto di Baby Gang e la sua (saltata) presenza per un concerto in una discoteca di Jesolo – le parole del primo cittadino – Premetto che la programmazione delle attività dei locali attiene alla libertà privata, finché non riguarda questioni di ordine pubblico. Da quando sono sindaco solo una volta in via preventiva un artista, ospite di una discoteca, presentava profili problematici sotto questo aspetto. Tale Niko Pandetta, per il quale chiesi la cancellazione della data e il locale acconsentì. Allora la notizia si diffuse tra i fan del cantante e fui invaso da una vera e propria ‘shitstorm’ sui social, da parte di ragazzini e genitori dei ragazzini (sigh!), che mi hanno minacciato e offeso. Amen, ho continuato a dormire la notte”.
“Tornando al ‘tema del giorno’, se devo esprimere la mia opinione personale, non aspiro a legare il nome di Jesolo a questi personaggi – ha proseguito il sindaco – Non mi piacciono i ‘disvalori’ che trasmettono e non li vedo in linea con il grande lavoro che abbiamo svolto in questi anni sulla sicurezza e sul concetto di divertimento sano e responsabile. Detto questo, va anche detto chiaramente che le discoteche a Jesolo (tutte) fanno un lavoro serio e responsabile, che dal mio punto di vista rappresenta un valore aggiunto per la città”.


Sull’argomento del momento è intervenuto anche il presidente provinciale di Silb-Fipe Confcommercio, Franco Polato: “Ci sono alcuni punti che vanno necessariamente evidenziati. Il primo, imprescindibile, è che ogni imprenditore è libero di fare le sue scelte per quanto riguarda la propria attività e che queste, quando la programmazione è a medio e lungo termine e coinvolge personaggi di fama nazionale ed internazionale, devono essere effettuate con largo anticipo, cosa che non permette di prevedere eventuali situazioni ‘collaterali’. Il secondo è che ci troviamo di fronte ad un locale che, nel corso dell’estate, ha organizzano manifestazioni che hanno portato in città star internazionali, creando occasioni di divertimento per migliaia di persone, senza che questo abbia generato problematiche di ordine pubblico. Il terzo è che chi gestisce questa discoteca, così come gli altri locali di Jesolo, ha preso parte agli incontri sulla sicurezza che, come Silb-Fipe Confcommercio, organizziamo alla vigilia di ogni stagione estiva, dimostrando collaborazione e disponibilità a fare la propria parte per l’ordine pubblico, per quanto di competenza, naturalmente. La quarta e ultima considerazione che mi sento di esprimere è che siamo alla conclusione di una stagione estiva che, come avremo modo di illustrare nei prossimi giorni, ha portato molte soddisfazioni per il settore del ‘divertimento della notte’, personaggi di altissimo livello artistico provenienti da varie parti del mondo e che non ci sono stati evidenti problemi di ordine pubblico e sicurezza. Penso non ci siano molte altre realtà come Jesolo che possono presentare una programmazione di questo livello e con i numeri che abbiamo avuto”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Archivio Qdpnews.it e Confcommercio San Donà-Jesolo)
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