Il complesso di Villa La Pasina torna a splendere: “Sarà anche luogo d’incontri culturali”

Non solo un luogo di preghiera, ma un ritrovo per eventi culturali in cui la tradizione possa incontrare il presente, con uno sguardo già rivolto al futuro.

Intervista ad Andrea Melzi

Si è svolta questa mattina, venerdì, a Maser, in occasione della Festività di Sant’Antonio, l’attesa cerimonia di inaugurazione dell’Oratorio della Madonna della Salute e Sant’Antonio da Padova, quale parte integrante dello storico complesso di Villa Pasini, ora di proprietà della famiglia (milanese) Melzi.

Dopo due anni di intensi lavori di restauro l’Oratorio è stato difatti ufficialmente restituito alla comunità con una partecipata celebrazione religiosa alla presenza, tra gli altri, della sindaca Claudia Benedos. Al termine si è tenuto un rinfresco conviviale con raffinato accompagnamento musicale.

Nel dettaglio, il complesso architettonico di Villa Pasini, nota anche come “La Pasina”, sorge sulla sommità di un colle rivolto verso Asolo e comprende la Villa e l’Oratorio che si affaccia su via Gorghesana. La villa, costruita intorno al 1770 dal nobile veneziano Claudio Pasini, passò poi al figlio Gaspare (sposato con Maria De Brandis) e successivamente alla figlia Maddalena (1810-1893) che alla sua morte donò l’intera proprietà al Comune di Asolo per finalità benefiche.

L’Oratorio edificato nel 1869 custodisce invece un altare marmoreo che incornicia un dipinto su tela raffigurante Sant’Antonio davanti alla Madonna con Bambino, opera di Noè Bordignon, il più noto pittore regionale dell’epoca. Decorata con dipinti murali a tempera la struttura è stata oggetto di un primo intervento di restauro negli anni ’80 a cura dell’architetto Manlio Brusatin e più recentemente – tra il 2020 e il 2024 – di un attento restauro guidato dall’architetto Francesco Doglioni con il supporto dell’Istituto Regionale per le Ville Venete e l’autorizzazione della Soprintendenza e del Comune.

“Ringrazio di cuore gli attuali proprietari di Villa La Pasina per l’occasione di questa apertura che ha l’obiettivo di restituire alla comunità non solo un luogo di culto, ma anche uno spazio di bellezza e memoria – sottolinea la sindaca Claudia Benedos –. Si tratta di un gesto di responsabilità verso le nostre radici e le generazioni future per un luogo dove la tradizione incontra il presente e costruisce il futuro”.

“Il nostro impegno è stato guidato dal desiderio di preservare e valorizzare questo luogo ricco di storia e spiritualità affinché possa diventare non solo uno spazio di raccoglimento e preghiera, ma anche un punto di riferimento per la collettività – affermano i fautori del restauro -. L’Oratorio sarà quindi aperto a tutti come luogo di incontro e condivisione dove l’arte, la letteratura, la scrittura, la poesia, la fotografia e il dialogo potranno intrecciarsi in un’atmosfera di crescita culturale e sociale”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts