Lunedì 2 Giugno, nella Sala dei Trecento a Treviso, il sindaco di Miane Moreno Guizzo e la sua vice Gloria Recchia hanno presenziato alla cerimonia di consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, durante la quale è stato insignito un prezioso concittadino, il Cavaliere Andrea Da Broi.
Alpino come vocazione familiare (figlio di una Penna nera e nipote di un prigioniero di guerra della Julia caduto in Russia), Da Broi è ingegnere meccanico residente a Miane, socio del Gruppo di Follina e della Sezione ANA Vittorio Veneto, da sempre attivo nel mondo del volontariato: è attualmente coordinatore nazionale della Protezione civile dell’ANA, incarico che ricopre dal giugno 2021.
Quello di coordinatore nazionale è il massimo “grado” di un’imponente “macchina operativa” formata da 13 mila volontari, incarico ricevuto per nomina diretta dall’appena riconfermato presidente Ana Sebastiano Favero dopo aver “percorso”, negli ultimi 20 anni, tutte le tappe del volontariato alpino locale e interregionale fino al 2017, quando Da Broi è stato nominato coordinatore del 3° Raggruppamento della Protezione Civile (l’area del Triveneto).


Qdpnews.it ha intervistato il neo Cavaliere ponendogli alcuni domande sull’importante riconoscimento ricevuto a Treviso e sul suo prossimo futuro.
Qual è l’emozione indimenticabile della cerimonia del 2 Giugno?
“E’ stato bello essere lì insieme a tante persone trevigiane il cui valore, a vario titolo, è stato riconosciuto con una così importante benemerenza. Non me l’aspettavo ma è stato davvero gratificante, un’emozione molto bella che premia non solo me e quello che, a tutti gli effetti, è diventato un lavoro negli ultimi anni, ma tutti i 13 mila volontari della Protezione civile dell’ANA e tutte le persone che in questi 20 anni (ho cominciato nel 2006) hanno vissuto l’esperienza molto appagante della Protezione civile Alpina”.
A chi dedica questo importante riconoscimento?
“Un percorso così non si fa da soli, è stato contraddistinto da tantissime emergenze nazionali affrontate insieme a molte persone determinate e preparate. Lunedì, infatti, rappresentavo tutti i volontari italiani dell’ANA e i miei collaboratori, è un riconoscimento da condividere con loro e anche con la mia famiglia, perché fare il volontario è comunque un sacrificio per gli altri che, spesso, porta a sottrarre del tempo alla propria famiglia”.
Progetti per il futuro?
“Come coordinatore nazionale ci sono ancora molte attività che vorrei portare a compimento, se mi sarà rinnovato l’incarico ricevuto nel 2021. Mi era stato affidato l’incarico di aumentare i poli logistici nazionali della Protezione civile, cosa che che abbiamo fatto, acquisendone un terzo a Vercelli e un quarto è in fase di realizzazione a Sulmona, con l’obiettivo di avere un polo logistico per ogni raggruppamento (sono appunto 4).
Per quanto riguarda l’incarico delle infrastrutture, è in fase di realizzazione all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) la sede dell’ospedale da campo, riammodernandolo dal punto di vista strutturale e della viabilità. Infine a Brescia siamo ormai a buon punto per la costruzione di un polo formativo nazionale (circa il 70% dei lavori è concluso).
Un altro obiettivo è avere tre attendamenti completi (un vero e proprio piccolo paese in caso di emergenza terremoto), al momento ne abbiamo uno solo a Campiglia.
Per concludere, stiamo dedicando molta rilevanza alla formazione dei volontari in un percorso specialistico riguardante la gestione del rischio idrogeologico (le emergenze sono sempre più frequenti). I volontari hanno bisogno di un addestramento specifico e di attrezzature adeguate per essere efficaci e operativi rapidamente.
Non da ultimo, la Protezione civile ha un ruolo molto importante nella realizzazione e organizzazione dei Campi scuola estivi, con il nostro supporto logistico e le giornate formative”.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: Comune di Miane)
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