I campanili del Quartier del Piave e della Vallata: Miane

Una presenza che “disegna” e caratterizza la stupenda zona del Quartier del Piave dal punto di vista urbanistico. Metafora delle nostre numerose comunità e del loro profondo attaccamento a questo territorio.

Sono i Campanili, nuovo oggetto (meglio, soggetto) della rubrica settimanale di Eventi Venetando, promossa dal Consorzio Pro Loco Quartier del Piave, con cui Qdpnews.it riprende per i lettori fatti, avvenimenti o aspetti della vita dei nostri paesi.

Partendo dai “Luoghi dimenticati” fino alle curiosità locali, passando ora – appunto – dai campanili. Il tutto sempre grazie al sapiente lavoro di recupero, riordino e stesura a cura del professor Enrico Dall’Anese, ma anche grazie (in questo caso) all’idea dell’irriducibile Gian Antonio Geronazzo.

Il primo campanile sotto la “lente” è quello di Miane. La torre potrebbe risalire ai secoli XII-XIII e probabilmente ebbe in origine la funzione di vedetta, per la sua posizione strategica, a controllo della Valmareno dalle frequenti invasioni e scorrerie.

La prima testimonianza del passaggio da torre di vedetta a campanile risale al 1476, anno in cui i fratelli Benincà di Valmareno eseguirono dei lavori di restauro. Siamo in coincidenza con l’arrivo dei Conti Brandolini che determinò ordine e stabilità nella contea di Cison e pertanto la torre cessò la sua funzione militare.

Nei secoli successivi il campanile subì numerosi interventi di restauro e di parziale rifacimento.

Di particolare interesse i lavori eseguiti nel 1571, testimoniati dall’iscrizione frammentaria e di colore rosso, inserita al di sotto della bifora sud, che riporta la scritta: “Fu principiato questo campanile da Andrea Muraro da Solighetto nell’anno 1571 e finito da Pietro figliolo di Zuane da Vergomano”. A metà ‘700, furono inserite le bifore nella parte superiore della torre, costruita in mattoni con angolari di pietra, mentre le pareti della parte inferiore sono in sasso intonacato. 

Nel 1918 furono asportate le campane dagli invasori austro-ungarici. Le attuali (realizzate dalla storica fonderia De Poli di Vittorio Veneto) furono collocate nell’ottobre 1921.

In quel periodo si intervenne anche sul vecchio quadrante dell’orologio recuperando la brillantezza dei colori originali, grazie ai residui di pigmentazione presenti nelle micro fessurazioni. 

La torre campanaria, con i suoi numerosi tiranti in ferro, è dunque l’edificio più antico e, con i suoi 32,5 metri, il più alto di Miane e della zona.

(Autore: Venetando)
(Foto: Eventi Venetando)
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