Cosa accade quando si decide ogni mattina di dedicarsi anima e corpo a un’impresa impossibile, come provare a scrivere il miglior libro del mondo? È a questa domanda, e a molte altre, che Manuel Vilas, protagonista della letteratura europea, risponderà per il gran finale di “Una Collina di Libri”, la festa internazionale della letteratura delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Sarà infatti l’autore del best seller “In tutto c’è stata bellezza”, finalista al Premio Planeta e al premio Jean Monnet, Premio Nadal de Novela, a chiudere la terza edizione della rassegna, per la presentazione di “Il miglior libro del mondo” (Guanda), raffinata e ironica riflessione sul mestiere di scrivere.
L’appuntamento è per sabato 15 novembre al Teatro Auditorium C. J. Antiga di Miane, alle ore 19 in una conversazione con Francesco Chiamulera, direttore artistico della manifestazione. Traduzione di Giovanna Melloni. Ingresso su prenotazione su EventBrite. (Info: www.unacollinadilibri.it).
La manifestazione, organizzata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con il patrocinio della Regione del Veneto, è diretta da Francesco Chiamulera, già ideatore e responsabile di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo.
L’incontro
La follia di tutti i giorni sta lì: “non si può scrivere il miglior libro del mondo perché la vita è il miglior libro del mondo”. Cosa accade allora quando si decide di dedicarsi anima e corpo a un’impresa evidentemente impossibile? Ogni mattina, un autore si sveglia, fa colazione e si mette al lavoro per scrivere quello che spera possa diventare il miglior libro del mondo. Ma è proprio dietro questa routine apparentemente normale che si celano fragilità e contraddizioni, successi e fallimenti, speranze e delusioni, insieme ad ansie e rivalità inconfessabili. In un romanzo scopertamente e ironicamente autobiografico, Manuel Vilas infrange il velo di riservatezza e mistero che spesso circonda il lavoro di chi scrive, offrendo una riflessione unica e irriverente sulla solitudine creativa e sull’ambizione, sul dialogo con gli autori di riferimento – del presente e del passato – ma anche sui meccanismi dell’industria editoriale contemporanea. E trascina il lettore in un viaggio sincero, comico e malinconico, nel cuore dell’inquietudine di chi combatte ogni giorno contro il fantasma dell’invidia e il senso perenne di inadeguatezza, e che sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa pur di essere apprezzato, riconosciuto e ricordato – insomma: per diventare immortale.
L’autore
Manuel Vilas (Barbastro, 1962) è poeta e narratore, e collabora regolarmente con varie testate giornalistiche tra cui El País. Ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi; la sua opera è presente nelle principali antologie spagnole. “In tutto c’è stata bellezza” (Guanda 2019), tradotto in oltre venti lingue, è stato il suo primo libro pubblicato in Italia, dopo aver riscosso grande successo in patria, con dodici edizioni in un anno, e aver vinto il Prix Femina in Francia. Oltre alla raccolta di poesie Amor, Guanda ha pubblicato tutti i suoi romanzi successivi: La gioia, all’improvviso, finalista al Premio Planeta 2019 in Spagna e al premio Jean Monnet di letteratura europea in Francia, I baci e Amor costante, Premio Nadal de Novela 2023.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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