In centinaia per il funerale di Marco Canonico. “Ha donato gli organi, ci sono delle persone che vivono meglio grazie a lui”

Una chiesa gremita, quella di Caonada a Montebelluna, ha accolto questo pomeriggio i molti che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Marco Canonico, scomparso tragicamente a soli 34 anni nell’incidente in moto avvenuto sabato scorso lungo la Feltrina.

Numerosi gli amici e i conoscenti che si sono stretti attorno al dolore del papà Paolo, della mamma Sara, della sorella Silvia, della fidanzata Diletta, oltre a nonni, zii, parenti e tanti altri.

“Fermiamoci per ascoltare quello che Marco ha da dirci – ha detto Don Davide Frassetto durante l’omelia – fermiamoci per cogliere ciò che davvero conta nella vita. Fermiamoci ad ascoltare il dolore e concediamoci un momento per prendere una boccata d’ossigeno”.

“Viviamo pienamente la vita, senza perdere tempo – ha proseguito il parroco – diciamoci ciò che dobbiamo dirci subito, senza rimandare, perché potrebbe non esserci un’altra occasione. Viviamo con passione: è una cosa bella”.

Marco era originario di Montebelluna, ma da qualche anno, dopo il suo rientro in Italia, viveva a Povegliano. Due comunità ora unite nel lutto per la sua prematura scomparsa.

Gli amici lo ricordano come un ragazzo energico, che aveva girato il mondo prima di decidere di tornare nelle sue terre e aprire un’attività in proprio, fondando una carrozzeria.

Il suo ultimo gesto d’amore è stato la donazione degli organi: “Un dono per la sua famiglia e per chi lo ha conosciuto – ha concluso Don Davide – e oggi ci sono una ventina di persone che vivono meglio grazie a lui”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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