Una quindicina di judoka dell’ASD Judo Montebelluna sono stati protagonisti, l’altro ieri, di un pomeriggio di sport al Centro di Servizi “Umberto I”.


Un’esibizione di judo, con prese e mosse nell’area allestita al Centro Diurno Agorà. Il residente della struttura Mariano Vio, 96 anni, storico judoka trevigiano, ha illustrato le tecniche ai presenti. Il calendario di eventi sportivi all’Umberto I proseguirà nei prossimi mesi con altri appuntamenti.
Ad aprire l’evento sono stati i saluti del direttore dell’Umberto I Marco Giacon e del coordinatore di struttura Daniel Toffoletto. Sono intervenuti anche il sindaco Adalberto Bordin e l’assessore allo sport Andrea Marin. Per il Judo Montebelluna, oltre agli atleti, era presente il presidente Adriano Pizzolon. I judoka hanno animato il pomeriggio con prove di tecnica, atterrandosi a vicenda, dimostrando quanto il judo possa essere una disciplina spettacolare e coinvolgente. Bordin ha voluto prendere parte all’evento indossando il Judogi e facendosi guidare da Pizzolon in alcune prese e mosse, con tanto di atterraggio.
Il legame tra l’Umberto I e l’ASD Judo Montebelluna nasce attraverso una persona: Vio, 96 anni, judoka con cintura nera e figura storica del judo in provincia di Treviso la cui storia racconta una passione incredibile. Inizia a 18 anni con il judo, per lui non solo un’attività sportiva ma una filosofia di vita improntata all’educazione, al rispetto e alla resilienza. Nel 1959 con l’amico Carlo Trinca inizia ad insegnare a Pederobba. Nel 1962 i due fondano una palestra a Cornuda. Nel 1972 inizia a tenere lezioni di judo Montebelluna e Treviso, sostituendo il suo vecchio maestro quando richiesto. Il riconoscimento più emozionante arriva nel 2006: la cintura nera 1° Dan. A premiarlo furono Sergio Cattarinussi, allora presidente del Judo Montebelluna, il maestro Bernardino De Carlo e gli istruttori Adriano e Maurizio Pizzolon.


È stato proprio Mariano Vio a fare da guida in questa giornata di esibizione sportiva, illustrando mosse e prese ai presenti, affiancato dal presidente Pizzolon. Al termine, il team socioeducativo dell’Umberto I ha donato a Mariano una pergamena di riconoscimento per la sua lunga carriera di judoka.
“Un ringraziamento al Judo Montebelluna – ha commentato Giacon – è stata un’esperienza particolare e davvero originale. I giovani judoka ci hanno messo anima e cuore, trasmettendo una reale passione e coinvolgendo tutti in uno spettacolo straordinario. Si tratta di uno degli eventi del ciclo dedicato allo sport e che proseguirà in struttura per tutto l’anno. Momenti di condivisione realizzati nell’ottica di mettere al centro il benessere dei nostri residenti. Ringrazio anche il sindaco Adalberto Bordin e l’amministrazione comunale per essere intervenuti”.
“È bello notare come il Centro di Servizi Umberto I e i suoi residenti siano sempre più considerati e vissuti come parte integrante del tessuto sociale montebellunese – ha detto Bordin -. Eventi come questo dimostrano quanto sia importante la sinergia tra la Casa di riposo e il mondo sportivo cittadino. Ma anche lo scambio intergenerazionale che si crea è prezioso: i giovani portano vitalità, entusiasmo, valori positivi, mentre gli anziani restituiscono esperienza, memoria e saggezza. Una relazione che arricchisce tutta la comunità”.
“È stata una giornata emozionante, non mi aspettavo un coinvolgimento così profondo – ha detto Pizzolon –: grazie di cuore a tutti per aver realizzato questa iniziativa, mi sono davvero emozionato”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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