Lumini per Lorenzo nel luogo della tragedia. Il sindaco Bordin: “A volte bisognerebbe buttar via la chiave”

“La pena deve punire, ma anche funzionare da deterrente. E in certi casi, forse, bisognerebbe proprio buttar via la chiave…”.

Amarezza e rabbia: sono questi i sentimenti che traspaiono dalle parole del sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, dopo il terribile omicidio che si è consumato nella notte tra sabato e domenica alla Playa Loca di Castelfranco Veneto.

Un 20enne padovano (di Trebaseleghe), Lorenzo Cristea, ha perso la vita. E due italo-marocchini, di 19 e 21 anni, sono stati ora arrestati a seguito di questo efferato delitto. Arrivato al culmine di una rissa scoppiata, sembra, per futili motivi. Entrambi sono proprio di Montebelluna.

“Tutti noi da giovani abbiamo avuto qualche diverbio, ma arrivare a questi livelli è davvero terrificante – prosegue nel suo commento Bordin -. Non è affatto normale andarsene in giro con un coltello e usarlo per uccidere. E’ semplicemente agghiacciante!”.

Più ponderata la riflessione del sindaco di Castelfranco Veneto, nonché presidente della Provincia, Stefano Marcon: “Un fatto molto grave, su cui sono certo che i Carabinieri faranno piena luce. Resta però un grosso interrogativo sul disagio giovanile e sulle sue tragiche conseguenze, che come in questo caso sfociano in ‘mala movida’. Serve lavorare tutti insieme per trovare le necessarie contromisure”.

Intanto, nel luogo in cui si è consumato il delitto, dove sono ancora ben visibili i segni della tragedia, sono comparsi alcuni lumini votivi, lasciati con ogni probabilità dagli amici della vittima o da chi, colpito dall’assurdità di quanto accaduto quella sera, ha dedicato un gesto di compassione a Lorenzo.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Alessandro Lanza)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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