Bodycam e taser. Due parole che fotografano la nuova frontiera della sicurezza urbana a Montebelluna, dove l’Amministrazione comunale ha deciso di puntare con forza sull’innovazione per tutelare sia gli agenti di Polizia locale sia i cittadini.
Un investimento da oltre 25 mila euro che apre ufficialmente una nuova fase: entro l’estate, le forze dell’ordine saranno dotate di microtelecamere indossabili, mentre nei prossimi mesi è atteso l’arrivo di due taser, strumenti a impulsi elettrici utilizzati per garantire interventi più sicuri in situazioni critiche.
Un cambiamento importante, che si inserisce in un piano strutturato e progressivo. “Questa nuova implementazione tecnologica non è un’azione isolata – dichiara il sindaco Adalberto Bordin – ma rappresenta un ulteriore passo avanti all’interno di una strategia condivisa da tutta la giunta. Con l’introduzione delle bodycam e dei taser superiamo la soglia dei 250 mila euro complessivi investiti nel piano sicurezza: risorse importanti, che non consideriamo un costo ma un investimento sul benessere collettivo. Una città più sicura è anche una città più attrattiva e vivibile”.
Bodycam: registrazioni criptate e attivazione retroattiva
Il primo step sarà la consegna delle 13 bodycam, già in fase di assegnazione individuale. Il costo complessivo per questi dispositivi – circa 5.500 euro – comprende anche la configurazione tecnica. Le microtelecamere saranno attivate manualmente dagli agenti in caso di interventi critici, registrando audio e video in formato crittografato, non modificabile e archiviato secondo protocolli digitali sicuri, nel rispetto delle linee guida del Garante per la Privacy.
Una delle caratteristiche più interessanti è la registrazione retroattiva di un minuto prima dell’attivazione, pensata per documentare anche i secondi precedenti a una situazione di emergenza. Le bodycam hanno un’autonomia di circa 12 ore, sono dotate di visione notturna e risultano fondamentali tanto per la trasparenza quanto per la dissuasione.
Taser: arma non letale per la sicurezza degli agenti
Il secondo tassello è rappresentato dall’introduzione dei taser, per un investimento di 20 mila euro che comprende la formazione certificata degli operatori e l’adeguamento normativo. Attualmente è in corso l’iter di modifica del regolamento comunale sull’armamento e si attende il nulla osta della Questura, indispensabile per poterli inserire nella dotazione ufficiale.
“L’introduzione di bodycam e taser rappresenta un passo avanti importante – spiega il comandante della Polizia locale, commissario Paolo Scarpa –. Le telecamere non servono solo a documentare, ma anche a prevenire comportamenti scorretti. I taser offriranno un’ulteriore misura di protezione in situazioni critiche, evitando l’uso delle armi da fuoco. È un investimento nella sicurezza e nella professionalità”.
I taser, classificati come armi a tutti gli effetti, saranno impiegati in via sperimentale per 6 mesi, come previsto dalla normativa nazionale. Il loro effetto è quello di inibire temporaneamente il sistema neuromuscolare, rendendo inoffensivo un soggetto per consentire un intervento in sicurezza.
Una strategia più ampia: videosorveglianza, presìdi fissi e Controllo di Vicinato
L’acquisto di bodycam e taser è solo l’ultima misura all’interno di un programma di rafforzamento della sicurezza urbana. Tra gli interventi già attuati:
- Presidi fissi nel weekend: attivi dal dicembre 2024 ogni sabato pomeriggio in centro città, per contrastare il disagio giovanile;
- Potenziamento videosorveglianza: oltre 200 mila euro tra manutenzione, nuove installazioni (Parco Legrenzi, Palamazzalovo, sottopasso ferroviario, Mercato Vecchio, centro città) e fondi ministeriali;
- Collaborazione con privati: rinnovate le convenzioni con condomini dotati di videocamere collegate alla centrale operativa;
- Progetto “Montebelluna Sicura”: operativo da luglio, prevede 25 serate di servizio con doppia pattuglia fino alle 2 di notte, per un investimento di 15 mila euro;
- Spray anti-aggressione: aggiornamento della dotazione per tutti gli agenti in servizio;
- Controllo di Vicinato: aggiornato il Protocollo d’intesa e potenziati i 21 gruppi attivi, con oltre mille cittadini coinvolti;
- Rinforzo dell’organico: da 10 a 13 agenti in due anni, con 3 servizi giornalieri di pattugliamento.
“Abbiamo lavorato sodo per rafforzare la sicurezza urbana, affiancando tecnologia, formazione e presenza sul territorio – aggiunge il vicesindaco Claudio Borgia –. I nuovi strumenti fungono da deterrenti e da strumenti di trasparenza. Ma il nostro approccio resta integrato: continuiamo a investire nel Controllo di Vicinato, nei presidi nei fine settimana e nel dialogo costante con la cittadinanza, convinti che la sicurezza sia il risultato di presenza, innovazione e relazione”.
Un approccio che si fonda sulle potenzialità dei nuovi strumenti senza perdere di vista il valore della prossimità. Tecnologia, formazione e presenza capillare diventano così i tre pilastri su cui Montebelluna costruisce una sicurezza urbana moderna e condivisa. E se le bodycam rappresentano l’occhio imparziale degli interventi e i taser un’arma di protezione non letale, è il progetto complessivo – fatto di dialogo con i cittadini, controllo del territorio e investimenti continui – a delineare un disegno chiaro: rendere Montebelluna una città dove legalità, fiducia e vivibilità siano elementi inscindibili.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
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