Sono stati svelati oggi a Treviso i nomi dei vincitori del prestigioso Premio Letterario Gambrinus Mazzotti 2025, un riconoscimento che si conferma colonna portante della cultura e dell’editoria italiana, in forza dell’indiscutibile capacità di valorizzare temi cruciali quali ambiente, storia e civiltà in una dimensione territoriale. La conferenza stampa, tenutasi in Camera di Commercio, ha rivelato i tre vincitori delle sezioni principali, insieme ai premi speciali.
I vincitori delle sezioni principali
- Enrico Paci si è aggiudicato la sezione “Montagna: cultura e civiltà” con il suo libro “La Montagna delle illusioni, un figlio in cerca di risposte, un luogo intriso di segreti” (Piemme Edizioni).
- Per la sezione “Esplorazione – viaggi”, la vittoria è andata a Marzio G. Mian, giornalista e scrittore, per la sua opera “Volga blues, viaggio nel cuore della Russia” (Giangiacomo Feltrinelli).
- Infine, nella sezione “Finestra sulle Venezie”, ha trionfato Ermanno Orlando, professore di storia medievale, con “Le Venezie di Marco Polo, storia di un mercante e delle sue città” (Società Editrice Il Mulino).
Premi speciali e riconoscimenti
Il premio speciale della giuria, dedicato alla memoria di Ulderico Bernardi, è stato assegnato a Kapka Kassabova per il suo libro “Una pastorale selvaggia” (Crocetti editore). Il premio messo a disposizione dalla famiglia Zanotto, per onorare il fondatore del Premio, Adriano Zanotto, è stato conferito a Zaira Zarotti per “Venezia tra cucina e atelier. Ricette tramandate per artisti e cuochi appassionati” (edizioni Elzeviro).
Un premio che si rinnova e ritorna alle origini
Le opere premiate, selezionate da una giuria autorevole tra ben 88 volumi, si sono distinte per originalità, qualità letteraria e vivacità di scrittura. Angelo Squizzato, Presidente dell’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, ha sottolineato come il Premio si confermi “più vivo e più attuale che mai”, intercettando i grandi temi del nostro tempo.
La cerimonia di consegna dei premi, che per anni si è svolta a Treviso per motivi logistici, farà un gradito ritorno a San Polo di Piave. L’appuntamento è fissato per sabato 27 settembre alle 16.30.
Un ritorno salutato con soddisfazione dal Sindaco, Nicola Fantuzzi, che ha definito l’evento una risorsa culturale e un’importante occasione di marketing territoriale.
“Il Comune di San Polo di Piave è uno dei fondatori del premio, e in questo c’è un senso di responsabilità nei suoi confronti. Ma al di là di questo, è l’essenza stessa del premio che è importante, non solo per il ricordo di una persona come Giuseppe Mazzotti, che ha dato tanto alla nostra comunità e a tutta la comunità trevigiana, ma anche come finestra verso una cultura e una società diverse. È fondamentale portare avanti questo messaggio in maniera continua e costante, per dare la possibilità anche alle giovani generazioni di avere uno sguardo diverso e uno spirito critico”.
Il valore della cultura e dei giovani
Marco D’Eredità, Vicesegretario Generale della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, ha espresso il sostegno dell’ente al premio, sottolineando come l’approfondimento letterario possa aiutare a superare le sfide di un mondo in continua evoluzione. Ha inoltre posto l’accento sull’importanza di coltivare il talento dei giovani, che si stanno riavvicinando al mondo della cultura e che, attraverso il Premio Mazzotti Giovani, possono contribuire a una migliore comprensione della vita reale.
Anche l’Assessore alla Cultura e al Turismo di Treviso, Maria Teresa De Gregorio, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale. “È uno dei maggiori premi letterari nazionali, ed è un premio particolarmente raffinato, di grandissima qualità” ha commentato De Gregorio, elogiando la giuria e la scelta dei vincitori. L’assessore ha confermato il sostegno del Comune all’iniziativa, che si inserisce in un più ampio ambito culturale, e ha ribadito l’impegno a collaborare per la sua continuità, riconoscendo il difficile ma prezioso lavoro di mantenere un premio letterario di tale livello.
Le voci dei protagonisti e l’esperienza della giuria
L’annuncio dei vincitori è stato arricchito dal contributo di Alessandro Tasinato, membro della giuria del premio, che ha riassunto le trame delle opere vincitrici e ha condiviso la sua esperienza di giurato. “Sono stato veramente onorato di essere stato chiamato,” ha affermato Tasinato, “è stata un’esperienza molto bella”.
Il giurato ha spiegato che, su 88 volumi presentati, 82 sono stati effettivamente valutati, con 6 opere destinate a una sezione speciale della prossima edizione. Ha poi descritto in dettaglio i motivi che hanno portato la giuria a scegliere i vincitori.
Le ragioni dei premi
Per la sezione “Montagna: cultura e civiltà”, Tasinato ha elogiato il libro di Paolo Paci, La montagna delle illusioni, definendolo un’opera di “elevata qualità letteraria, di scrittura impeccabile, con uno stile fluido, sempre ironico e distaccato.” Ha sottolineato come il romanzo affronti con grande attualità le tematiche legate alla fragilità dell’ambiente montano e allo sradicamento dei suoi abitanti.
Parlando di Marzio Mian e della sua opera Volga Blues, vincitrice della sezione “Esplorazione e viaggi”, Tasinato ne ha sottolineato l’impatto: “Questo è un reportage potente, anzi direi potentissimo e coraggioso che svela il volto nascosto di un paese travolto dal suo passato e sospeso tra sogno imperiale e realtà fragile.” La giuria ha premiato l’autore per il suo spirito di “esploratore contemporaneo” e per “l’estrema attualità” del suo lavoro.
Infine, per la sezione “Finestra sulle Venezie”, il giurato ha presentato l’opera di Ermanno Orlando, Le Venezie di Marco Polo, come un “viaggio originale non sulle orme del celebre mercante ma attraverso le città che ha attraversato.” Un lavoro che invita a riscoprire una città in continua trasformazione.
Premi speciali e menzioni d’onore
Tasinato ha poi illustrato i premi speciali assegnati dalla giuria. Per il premio intitolato a Ulderico Bernardi, è stata scelta l’autrice Kapka Kassabova con il suo libro Anima, una pastorale selvaggia. Il giurato ha ammesso che il romanzo, pur essendo simile a un reportage, è “profondamente empatico e poetico, con pagine di alto spessore lirico” e “ha affrontato le contraddizioni della vita pastorale con una cornice storica, politica ed economica”.
Per il premio dedicato ad Adriano Zanotto, è stata premiata Zaira Zarotti con Venezia tra cucina e atelier. “Un ricettario atipico,” lo ha definito Tasinato, in cui l’autrice ha saputo “abbinare le passioni e le competenze sue e dei suoi genitori in un’opera che accosta alle tradizionali ricette culinarie quelle dell’antica pittura veneziana”.
Il Gambrinus Mazzotti 2025 ribadisce così la sua centralità nel panorama culturale italiano. L’appuntamento è ora a San Polo di Piave, sabato 27 settembre, quando oltre ai riconoscimenti ufficiali verrà consegnato anche il Premio dei Lettori, assegnato a una delle tre opere vincitrici delle sezioni principali.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
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