Grande partecipazione giovedì sera a Cimadolmo, dove oltre 700 produttori hanno gremito il Pattinodromo Comunale per il confronto dedicato al presente e al futuro del Prosecco, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.
Nel suo intervento, molto atteso dalla platea, lo stesso Prandini ha rimarcato il ruolo del Prosecco come modello di successo internazionale: “Il Prosecco è un prodotto che parla a tutte le generazioni e tutti i territori. Può e deve essere l’apripista per la conquista di nuovi mercati, assumendosi la responsabilità di trainare l’intera filiera vitivinicola italiana”.


Il presidente di Coldiretti ha poi evidenziato l’urgenza di affrontare il tema dei dazi, particolarmente rilevante dato che gli Stati Uniti restano il primo mercato per le bollicine italiane. Ha richiamato l’importanza degli strumenti di sostegno come i programmi OCM, le attività dell’ICE e le iniziative di comunicazione e promozione all’estero.
I relatori e gli interventi
A introdurre l’evento è stato Giuseppe Satalino, direttore di Coldiretti Treviso, seguito dai saluti istituzionali di Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto. La sessione di approfondimento ha visto gli interventi di Alessandro Regoli, direttore di Wine News, e Diana Lenzi, responsabile del settore viticolo di Coldiretti nazionale
La tavola rotonda, moderata da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, ha riunito i vertici dei Consorzi: Franco Adami, presidente Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Giancarlo Guidolin, presidente Consorzio Prosecco DOC, Michele Noal, presidente Consorzio Asolo Montello DOCG, Michele Zanardo, Presidente Comitato Nazionale Vini.


Padrone di casa Giorgio Polegato, presidente della Consulta Vitivinicola Veneta e di Coldiretti Treviso.
Un settore in crescita continua
Durante il convegno sono stati illustrati i dati aggiornati del “Sistema Prosecco”: 3 miliardi di euro di valore franco cantina, oltre 2 miliardi destinati all’export, crescita da 200 a 660 milioni di bottiglie in 15 anni, stabilità prevista per il 2025, rafforzamento delle DOCG e crescita dell’enoturismo nelle Colline del Prosecco, patrimonio UNESCO.
Il convegno ha confermato la forza e la coesione della filiera del Prosecco, trovando nel messaggio di Ettore Prandini un segnale chiaro della vitalità e delle ambizioni del settore.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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