Chiara morta in casa a 18 anni, il papà: “L’ho chiamata stamattina, ma non ha risposto”

“L’ho chiamata stamattina al cellulare, ma non ha risposto. Succedeva spesso, ma poi richiamava sempre”. Stavolta invece, no. E purtroppo Chiara Zardo, la 18enne morta oggi, sabato, nell’abitazione di Pederobba dove viveva con la mamma, a causa di un malore improvviso, non potrà più farlo.

Non potrà più rispondere alla chiamata di papà Noè, carabiniere in pensione, ex comandante del Norm di Feltre, che vive a Cavaso del Tomba. Dal 2018 lui e la moglie si erano separati e Chiara viveva appunto con la mamma, che ha tentato disperatamente di soccorrere la figlia, praticandole un massaggio cardiaco, in quei drammatici momenti. Tutto inutile, purtroppo.

L’ha trovava nel letto esanime, quando non c’era più nulla da fare – spiega papà Noè, 57 anni – Ci eravamo visti l’ultima volta mercoledì scorso, poi di solito ci sentivamo al telefono. La vita è così purtroppo, ora si è aggiunta anche questa terribile sofferenza”.

Sarebbe stato un arresto cardiaco a spezzare la vita di Chiara a soli 18 anni. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare la ragazza anche da parte dei soccorritori del Suem 118, arrivati tempestivamente in piazza Guarnier.

“Questo è stato un anno drammatico per me – prosegue afflitto il papà della 18enne – In pochi mesi ho perso i genitori e ora questo. Spero che l’arte mi aiuti almeno un po’ a lenire il dolore“.

Noè dipinge infatti per passione, un talento ereditato dal padre che lo accompagna sin da bambino. E che lo ha portato anche ad esporre le sue opere in diversi contesti.

“Mi stringo al dolore dei genitori e faccio loro le più sincere condoglianze da parte mia e dell’Amministrazione, come penso di tutta la comunità di Pederobba per la perdita di una figlia così giovane”, le parole di cordoglio del sindaco di Pederobba, Marco Turato.

(Autore: Alessandro Lanza)
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