Il 20 settembre è stato ormai riconosciuto dalla Repubblica Italiana come la “Giornata degli internati nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale”.
In questa data, che ricorreva sabato scorso, si onora la memoria dei tanti cittadini deportati o internati nei lager nazisti e costretti ai lavori forzati per l’economia di guerra.
Grazie all’eccezionale lavoro di ricerca storica della prof.ssa Tiziana Covolan e di Claudia De Franceschi, è stato possibile recuperare informazioni preziose e commoventi su numerosi cittadini di Pederobba che subirono questa tragica sorte.


La loro ricerca ha permesso di far luce su storie di sofferenza e coraggio, riportando alla luce nomi che meritano di essere ricordati e onorati.
E proprio per riconoscere questo profondo impegno, il loro lavoro ha portato al conferimento di altre 6 Medaglie d’Onore ai nostri concittadini deportati.
Per celebrare e onorare il loro sacrificio, sabato scorso, al mattino, il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha consegnato le Medaglie d’Onore ai familiari dei questi sei pederobbesi deceduti, internati o deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto:
- Baldo Giuseppe nato a Pederobba il 12/1/1922
- Dal Gallo Pietro nato a Pederobba il 6/2/1908
- Emilio Albino nato a Pederobba il 3/9/1912
- Foggiato Angelo nato a Pederobba il 16/6/1917
- Menegazzo Francesco nato a Pederobba il 4/7/1924
- Panazzolo Emilio nato a Pederobba 20/10/1898












Dopo questo primo momento ufficiale l’Amministrazione comunale, sempre nel pomeriggio di sabato, ha organizzato nella sala consiglio del municipio una solenne cerimonia, con una breve proiezione storica, e infine la consegna di un dossier recuperato dalle storiche per ciascun internato e la targa.
Al termine c’è stato anche un breve passaggio al parco “Ai diritti dei Bambini” ad Onigo per la deposizione di fiori presso la stele a memoria degli Internati e, a seguire, la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Onigo.
“E’ nostro dovere conservare vivo il ricordo di tale tragedia, perché la memoria è una forza capace di cambiare il mondo e quella dell’Olocausto deve essere tenuta viva, perché la storia che si dimentica, si ripete”, le parole del sindaco Marco Turato.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Comune di Pederobba)
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