E’ stata una celebrazione d’Autunno memorabile quella che sabato scorso ha animato Pederobba con “Bosco in Piazza“, l’evento che tradizionalmente celebra i marroni del Monfenera.
Quest’anno con un ospite d’eccezione, ovvero il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, molto legato per questioni familiari al paese. E che è dunque stato ben lieto di essere protagonista di un pomeriggio di festa interamente dedicato alla valorizzazione dei prodotti locali, in particolare appunto dei prelibati marroni del Monfenera.
L’iniziativa ha visto la piazza centrale trasformata in un vero e proprio “bosco incantato”, con l’artista Mattia Savaris di Cesiomaggiore che, in un riuscito connubio tra arte e natura, ha esposto le sue suggestive sculture di legno, mentre la ditta Punto Verde di Pederobba ha curato l’intera coreografia con piante e cespugli, creando un’atmosfera magica. Tra i maestri artigiani presenti, anche Alessandro Zanini, “artista del ferro”.


A festeggiare l’arrivo del presidente Fontana anche la Banda musicale di Pederobba e il gruppo folcloristico “Donne non solo filò”, che ha portato in piazza canti e balli della tradizione locale. Divertente e inatteso siparietto “musicale” anche con Camillo Prosdocimo, cacciatore e pluripremiato chioccolatore, che ha imitato alcuni canti di uccelli lasciando di stucco tutti.
Il cuore della festa è stata però la gastronomia con un’offerta di altissima qualità, a partire dai gustosi marroni, cucinati dai volontari della Pro Loco. Ospiti dell’evento, con i suoi celebri “bauletti”, il pasticcere Nicola Zanella, detentore dei titoli di Campione Italiano per la Miglior Colomba 2025 e Panettone 2024.
Senza dimenticare, parlando ancora di dolci, l’appuntamento con il Corso di Tiramisù tenuto da Giuseppe Salvador, Campione del Mondo 2022. Il ricavato di questo spazio del gusto è stato poi devoluto al progetto dell’associazione “la speranza di Marco”.


Infine le iniziative dedicate ai bambini, che hanno potuto partecipare con entusiasmo a “Le creature del bosco”, letture animate e un laboratorio gratuito su legno.
“E’ un onore per me essere qui – ha esordito nel suo accorato discorso il presidente Fontana – C’è una parte di cose che tu studi a scuola, se hai la possibilità e la voglia di farlo, e io l’ho fatto, però c’è una parte di cose, che è quella più importante, quella che ti tocca il cuore, che impari in famiglia. Io avevo la nonna qui in via De Gasperi, dove abita ancora mia zia, e lei mi raccontava le storie di Pederobba, mi raccontava di quando tutta la popolazione qui era stata mandata via perché c’era la zona della battaglia sul Piave. E poi mi raccontava le vicende della Seconda Guerra mondiale e, soprattutto, mi ha insegnato il lavoro nei campi. Mi ricordo bene di quando andavamo da mio zio Toni a raccogliere le castagne e le mani uscivano martoriate perché i ricci, soprattutto per noi bambini, erano quasi un divertimento, però ti bucavano le mani. E di quando andavamo a andavamo a rastrellare su quei campi: tutte esperienze di vita, cose che non impari nei libri di scuola, che ti fanno però amare la tua terra, ti fanno amare i tuoi luoghi, ti fanno amare determinati profumi che si sentono in questo periodo, ti fanno amare quello che sei. E io non avrei fatto quello che ho fatto se non avessi passato gran parte della mia infanzia qui, con persone che vivono in una vera comunità”.


“Quello che siamo adesso non viene dal caso, non viene dal nulla ma dai tanti sacrifici fatti da chi ci ha preceduto, e quindi ora sta a noi, sta a voi, riuscire a insegnarlo ai vostri figli – ha proseguito Fontana – Quindi questo è il mio messaggio: siate sempre orgogliosi di quello che siete, perché non c’è cosa peggiore di quando vedo qualcuno che rinnega le proprie origini. Io sono molto orgoglioso di venire, da parte di mamma da Pederobba, e sono molto orgoglioso di aver lavorato nei campi, di venire da una famiglia contadina e da tradizioni contadine, perché io rappresento questa comunità e per me sarà sempre così. Uno può fare qualsiasi cosa nella vita, ma quello che ha vissuto nell’infanzia non gli verrà mai tolto, e quindi siatene sempre orgogliosi, portatelo avanti con orgoglio perché è la cosa più bella e vi assicuro che la nostra identità è quello che ci rende grandi e che ci rende forti”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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