Come ogni anno, nel periodo primaverile-estivo, le Riserve Alpine di Caccia di Alano di Piave e Pederobba, hanno organizzato intere giornate dedicate al ripristino ambientale.
Vi partecipano i soci cacciatori in modo volontario, amici e simpatizzanti della riserva. La collaborazione tra cacciatori, agricoltori e malgari gioca un ruolo essenziale nella tutela del territorio stesso.
Il ripristino ambientale consiste nell’insieme di interventi volti a recuperare, mantenere o migliorare habitat naturali e seminaturali, attraverso azioni come gestione di prati e pascoli, recupero di aree degradate, creazione di siepi e zone umide, con il ruolo ecologico di favorire biodiversità, equilibrio faunistico e funzionalità degli ecosistemi.


Lo scopo di queste attività è il mantenimento del territorio, limitando l’avanzamento del bosco nei
prati stabili, soprattutto lavorando su rovo, nocciolo e “cassia”, ed evitare l’instaurarsi di piante
erbacee invasive. Un pascolo più esteso e di qualità migliore garantisce benefici sia ambientali che paesaggistici, oltre che faunistici.
La cura del territorio è fondamentale non solo per l’immagine del paese, ma anche per l’ecosistema: un habitat mantenuto ospita una maggiore biodiversità e dunque più specie, e non solo quelle cacciabili. Si ottiene quindi un equilibrio ecologico, con più varietà di piante e insetti, ed effetti positivi a catena come la riduzione di erosione e degrado del suolo.


In sostanza, si tratta di interventi mirati, con obiettivi precisi, volti a conservare l’ambiente, favorire la presenza della fauna selvatica. Talvolta si tratta proprio di una rinaturalizzazione di aree prative ovvero trasformare terreni incolti in prati stabili ricchi di fioriture, utili a impollinatori e fauna erbivora come cervidi e bovidi che popolano le nostre montagne.
“In qualità di Riserve Alpine, siamo convinti che i ripristini ambientali siano un impegno fondamentale – hanno spiegato i volontari – Recuperare aree degradate significa ristabilire l’equilibrio degli ecosistemi, proteggere fauna e flora e assicurare un futuro sostenibile alla nostra comunità. Ogni intervento di recupero è un gesto di responsabilità collettiva: preserviamo oggi il valore del nostro territorio montano per consegnarlo integro e vitale alle future generazioni. Le spese per queste attività sono sostenute grazie ai fondi della riserva, derivanti dalle quote associative, e, quando possibile, da contributi regionali”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Riserve Alpine)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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