È scoppiato ieri verso le 13.45 l’incendio che ha interessato un capannone in zona Colmirano ad Alano di Piave, in provincia di Belluno, legato a un’azienda pederobbese: a prendere fuoco, per un problema meccanico, è stato un macchinario per la pressofusione della zama. Dopo l’intervento dei Vigili del fuoco, l’incendio è stato estinto alle 14.25, dopo aver causato alcuni danni al tetto, all’attrezzatura circostante e rendendo di nuovo inutilizzabile il macchinario.
L’amministrazione dell’azienda, invece che lamentare l’evento per giustificare eventuali ritardi nelle consegne, ha voluto comunicare l’incidente ai propri clienti, in Italia e all’estero, mostrando loro il lato positivo dell’evento, ovvero la reazione e l’intraprendenza dei propri dipendenti davanti a un’emergenza.
“Cari clienti, ieri abbiamo dovuto informarvi di un incendio avvenuto in una delle nostre sedi produttive, causando come è logico un certo allarme – scrive l’amministrazione ai clienti – oggi vogliamo condividere con voi l’avvio della risoluzione del problema e, senza nascondere un certo orgoglio, vorremmo evidenziare che l’incendio non lo abbiamo subìto, lo abbiamo domato”.
La maggior parte dei trenta dipendenti dell’azienda, invece che attendere, si è infatti spontaneamente data da fare ripulendo a fianco a tecnici, impiantisti e fornitori.
“Qui nessuno aspetta periti assicurativi e/o risarcimenti. Qui nessuno guarda l’orologio – scrive l’imprenditore ai suoi clienti – La situazione è questa: nero sul tetto ma vivacità produttiva. Siamo fieri di quello che i nostri dipendenti e collaboratori sanno fare, ma soprattutto di come e con che cuore lo fanno. Non smetteremo mai di ringraziarli abbastanza”.
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