Una Cerimonia “di pace”, in un periodo storico purtroppo segnato da conflitti, disuguaglianze e devastazioni ambientali.
Sono state migliaia le persone che stamattina, domenica 3 agosto, hanno raggiunto Pieve del Grappa e il Sacrario Militare di Cima Grappa per partecipare alla tradizionale Cerimonia commemorativa dei caduti, appuntamento che, dal 1901, ogni anno nella prima domenica di agosto riunisce Istituzioni, associazioni, rappresentanze civili, militari e religiose in un momento condiviso di memoria, preghiera e riflessione che prende il nome di “Pellegrinaggio delle Genti Venete sul Monte Sacro alla Patria“, frutto del lavoro di mesi del Comitato organizzatore presieduto da Annalisa Rampin, in qualità di sindaco di Pieve del Grappa e della parrocchia di Crespano del Grappa guidata da monsignor Gaetano Borgo.
Una partecipazione sentita, silenziosa e composta che ha reso omaggio ai 23.000 caduti della Grande Guerra custoditi nell’ossario del Monte Grappa — soprattutto italiani e austro-ungarici, boemi, slovacchi, croati ed ungheresi — ma che ha anche rilanciato un necessario messaggio di pace e fraternità tra i popoli in un tempo segnato da conflitti e disastri ambientali.
A presiedere la Santa Messa sua eminenza il cardinale Fabio Baggio in veste di Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. In rappresentanza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è invece intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, mentre per il ministero della Difesa era presente il generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, così come per la Regione del Veneto l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
Accanto a loro numerose autorità civili e militari, le Associazioni combattentistiche e d’arma, i rappresentanti di diversi Comuni del territorio, i Gonfaloni decorati al Valor Militare, l’Associazione Nazionale Alpini (ANA), una Delegazione ufficiale austriaca, la Società Filarmonica di Crespano del Grappa, il Coro Edelweiss dell’ANA Montegrappa e la Trachten Musikkapelle St. Kolomann (Austria).
“Sono onorato di rappresentare il Governo in una cerimonia di commovente ricordo nella mia terra – ha dichiarato Carlo Nordio, ministro della Giustizia – La riverente memoria va ai nostri caduti così come vanno l’onore e il rispetto per quelli che allora erano nostri avversari e ora sono amici cordiali. Patria, onore e dovere: questi i valori che ci trasmette un luogo simbolico come questo”.
“Qui combatterono e morirono tanti giovani uomini – le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – La perdita delle loro vite è stato un sacrificio immenso, tanto vuoto ha lasciato nelle loro case, nei loro affetti, nelle loro famiglie. La testimonianza del loro vissuto e la nostra, qui oggi, servono a sottolineare che la pace non si eredita, si costruisce ogni giorno con gesti concreti e con responsabilità civile, con la forza del dialogo tra le persone e tra le Nazioni”.


“Dal 1901, come ogni prima domenica di agosto, anche in questa edizione ‘Giubilare‘ ci siamo ritrovati su questa vetta per celebrare – chi con spirito laico, chi con devozione, chi con sentimenti di riconciliazione e di perpetuazione della memoria come patrimonio collettivo – le nostre identità di figlie e figli di queste terre, di italiane e di italiani, di europee ed europei, di abitanti di questo pianeta – il sentito intervento di Annalisa Rampin, sindaco di Pieve del Grappa e presidente del Comitato organizzatore – E questo nostro Monte Grappa è un laboratorio di biodiversità e di convivenza tra le creature. Ai giovani è dunque rivolto oggi il pensiero, perché il nostro è un impegno declinato ad un presente che guarda al futuro”.


Tra i momenti più intensi della Cerimonia anche l’intervento della Delegazione austriaca che ha voluto ribadire il valore della memoria come strumento di riconciliazione e costruzione di pace. A leggere il messaggio ufficiale è stato Linus Seidl, Presidente della Federazione dei Veterani della provincia del Tennengau (Salisburgo): “Oggi siamo sul Monte Grappa, luogo simbolo di una delle più cruente battaglie della Prima Guerra Mondiale, per ricordare le sofferenze di chi ha combattuto e perso la vita tra queste montagne. Quei caduti continuano a parlarci, ammonendoci affinché la memoria non si spenga e la pace non venga mai data per scontata. La guerra può sembrare lontana, ma non lo è. Ecco perché la pace non è solo un desiderio, è un dovere che ci impegna ogni giorno. Come rappresentante della Federazione dei Veterani del Salisburghese sono profondamente grato a tutti coloro che, un tempo nemici, oggi condividono con rispetto e responsabilità il valore della memoria”.








Mai come quest’anno la Cerimonia sul Grappa si è quindi fatta voce di un appello alla pace, per di più in un tempo profondamente segnato da conflitti, disuguaglianze e devastazioni ambientali. Dal Monte Grappa, luogo che fu teatro di sofferenza e oggi simbolo di riconciliazione, si è levato un messaggio potente rivolto al presente e al futuro: il ricordo dei caduti non è solo omaggio alla memoria, ma responsabilità verso le generazioni che verranno.


In un mondo attraversato da guerre, tensioni geopolitiche e crescenti emergenze climatiche, la solennità di questa giornata ha richiamato tutti a custodire e riaffermare i valori universali della fraternità tra i popoli, della cura per il pianeta e della dignità umana. Il significato civile, spirituale e culturale della Cerimonia si è così trasformato in un momento di riflessione collettiva, in cui la memoria diventa impegno per costruire un’umanità più giusta, consapevole e solidale.
La storia
L’appuntamento si inserisce nel solco di una lunga tradizione che affonda le radici nel 4 agosto 1901 quando il Patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, inaugurò il Sacello della Madonna del Grappa, dando origine a un pellegrinaggio di fede, ricordo e pace che continua ancora oggi. D’altronde, il Monte Grappa è luogo sacro alla Patria e custode della memoria europea, tanto che nell’ossario del Sacrario riposano i resti di oltre 23.000 caduti della Prima Guerra Mondiale tra soldati italiani, austriaci, ungheresi, boemi, slovacchi, croati, bosniaci e di altre nazionalità. Proprio qui, tra novembre 1917 e ottobre 1918, si combatté infatti una delle più cruente battaglie tra eserciti europei della Grande Guerra, teatro di sacrifici immani e resistenza eroica. La cerimonia rende poi omaggio anche alla memoria partigiana.


La cerimonia, promossa dai Comuni di Pieve del Grappa, Borso del Grappa e Bassano del Grappa, con la collaborazione dell’Opera della Madonnina del Grappa di Crespano e dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, ha ricevuto il patrocinio della Regione Veneto, dell’IPA Terre di Asolo e del Monte Grappa, delle Province di Treviso, Vicenza e Belluno, dell’Università di Padova, delle Unioni Montane del Grappa, del Feltrino e del Bassanese, e dei Comuni decorati di Medaglia d’Oro come Vicenza, Treviso, Belluno e Vittorio Veneto.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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