A remi sul Soligo: Giacomo De Stefano racconta il suo progetto “Un altro Po”

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Una barchetta di legno a remi porta con sé un sapore ancestrale, sembra quasi il simbolo di altri tempi.

Eppure c’è chi proprio di quella barca a remi ne ha fatto il simbolo di un progetto di riscoperta del nostro patrimonio fluviale.

Si tratta di Giacomo De Stefano, valdostano di origine e veneziano di adozione, il quale ha raccontato il suo progetto, “Un altro Po”, portando Qdpnews.it “in gita” lungo le acque del Soligo, a Pieve di Soligo.

Il progetto “Un altro Po”, che andrà in scena la prossima primavera, è un’iniziativa di valorizzazione del patrimonio fluviale: un modo per prendere coscienza di quanto ci circonda, in un mondo dove “servirebbero più gentilezza e lentezza”.

“Sono valdostano, ma ho vissuto per tanti anni a Venezia, dove sono andato per studiare: lì ho conosciuto le barche a remi ed è nato l’amore per l’acqua – ha raccontato – Con questo progetto andrò a percorrere quasi tutto il Po, passando per molte vie di navigazione dimenticate, come il Soligo, per farle conoscere”.

Userò una barca a remi e a vela, affidandomi al vento e alla corrente – ha aggiunto – Un’occasione per parlare di un turismo lento e sostenibile, con interviste a personaggi del mondo del fiume, e non solo. Tutto questo per parlare dell’acqua e riportare un po’ di saggezza, dato la vita che l’acqua stessa ha dato”.

“Sarà l’occasione per riscoprire, verso le acque, quella gentilezza che dovremmo applicare anche alla nostra vita”, ha aggiunto.

Quella annunciata non è la prima iniziativa messa in campo da De Stefano: nel 2006 ha percorso le antiche rotte della Serenissima, fino alla Grecia, mentre l’anno successivo ha viaggiato lungo le coste dell’Albania.

Poi, nel 2008, si è svolto il primo viaggio “Un altro Po”, per poi lasciare spazio nel 2010 a un viaggio in barca da Londra a Istanbul. 

Nel 2014 De Stefano ha circumnavigato l’isola di Maiorca, quest’ultima protagonista di un altro viaggio, che lo ha condotto fino a Capo Nord, alternando la barca, con la bicicletta e gli sci.

“Diciamo che mi piacciono le ‘passeggiate’ – ha concluso De Stefano sorridendo – Le mie non sono imprese, ma progetti di comunicazione per far parlare le acque, che arrivano da un mondo che esiste e verso il quale abbiamo bisogno di essere attenti e gentili”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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