Festeggiamenti per il 68esimo Spiedo gigante: ieri l’inaugurazione 

Taglio del nastro nel tardo pomeriggio di ieri a Pieve di Soligo.

All’interno della tensostruttura allestita in piazza Caduti nei Lager, sono stati ufficialmente inaugurati i festeggiamenti per il 68esimo Spiedo gigante, tradizionale manifestazione della città, prevista fino al prossimo 12 ottobre, organizzata dalla Pro loco di Pieve di Soligo con il sostegno del Comune.

L’iniziativa prevede un vasto cartellone di eventi, tra cui il 41esimo tiro alla fune, che vedrà sfidarsi come da tradizione le due contrade Contà e Trevisan. Una sfida attesissima, in programma per domenica 5 ottobre.

Da ricordare inoltre la tradizionale accensione dello Spiedo gigante, programmata per la mattinata di domenica 12 ottobre.

Il presidente della Pro loco, Mauro Gai, ha in primis ricordato come Pieve di Soligo abbia già fatto parlare di sé nel 2017, con lo Spiedo gigante entrato nel Guinness dei Primati.

Successivamente, ha spiegato come il lavoro di organizzazione di questo appuntamento autunnale in realtà inizi già a partire dal mese maggio. Ha poi ringraziato l’intera città di Pieve di Soligo e i volontari, per quanto fatto.

Volontari che sono stati citati e ringraziati anche dal sindaco Stefano Soldan (presente con il consigliere Elda Bernardi), il quale ha evidenziato il valore del volontariato in generale.

Presenti all’iniziativa anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e degli Artiglieri, il capogruppo degli Alpini di Pieve di Soligo Albino Bertazzon e di Solighetto Gianni Ghizzo, il consigliere regionale Alberto Villanova, che ha portato i propri saluti ai presenti.

Non è mancata nemmeno una rappresentanza della zona di Belluno, considerando che la Pro loco di Pieve di Soligo collabora spesso con quella di Trichiana.

Mario Frassetto di Unpli Treviso ha ricordato come l’appuntamento pievigino sia inserito all’interno del circuito di eventi “Delizie d’Autunno”, in programma fino a dicembre.

Iconica e calzante una sua frase lasciata ai presenti: “Non è lo spiedo che aspetta il commensale, ma è il commensale che deve aspettare lo spiedo”.

Tutto si è infine concluso con il tradizionale taglio del nastro e un brindisi conviviale tra i presenti.

(Autore: Arianna Ceschin)
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